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Lotta al degrado: Saia inventa i «vigili di condominio»

Lotta al degrado: Saia inventa i «vigili di condominio»
La nuova squadra della polizia locale avrà un ruolo di mediazione nelle liti e nei conflitti quotidiani tra inquilini

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PADOVA. Di notte quelli del piano di sopra invece di dormire spostano mobili? I ragazzi del piano di sotto ascoltano musica a tutto volume a qualsiasi ora? Il pensionato del primo piano parcheggia la sua vecchia auto in modo da bloccare l’ingresso ai garage? Quando cucinano dall’appartamento di fronte si sentono cattivi odori che sembra di essere all’Ilva di Taranto? Nessun problema: da oggi ci sono i vigili di condominio. Tu segnali la questione, loro arrivano, parlano con gli inquilini e con un “lavoro di mediazione” mettono pace.

Almeno così promette l’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia che si è inventato la costituzione di una squadra di agenti della polizia locale per i conflitti condominiali. Certamente a Saia non manca l’ottimismo: mettere pace tra gli inquilini spesso diventa impossibile. Ci sono liti di condominio che vanno avanti da anni con le parti in causa che si fanno dispetti reciproci.

Di giorno e di notte. Una guerra quotidiana che si combatte anche con le armi dell’ingiuria e della provocazione.

Ma l’assessore alla Sicurezza non demorde. Quando aveva lo stesso incarico con la giunta Destro aveva inventato la squadra speciale dei vigili che a piedi e con i cani avrebbero dovuto ripulire i quartieri dagli spacciatori di droga.

Come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti. Negli anni successivi, anche in città arrivarono i poliziotti e i carabinieri di quartiere. Hanno girato per un po’ tra le piazze e poi sono scomparsi: sono tutti rientrati nei loro reparti di provenienza. Il problema per le forze dell’ordine, soprattutto in questo periodo di restrizioni, è sempre lo stesso: quello degli organici. E questo vale anche per la polizia locale di Palazzo Moroni.

Attualmente l’organico complessivo dei vigili padovani è di 250 unità. La squadra addetta ai conflitti condominiali è formata da sette persone. «Per ora è solo questo gruppo», dice l’assessore Saia, «ma nel prossimo futuro pensiamo di potenziarlo anche con gli arrivi di un’altra ventina di vigili che da altre amministrazioni locali hanno chiesto di lavorare nel nostro comando».

La nuova squadra della polizia locale per i conflitti condominiali, è operativa da due settimane. I sette vigili hanno fatto un veloce corso di formazionefull immersion di venti ore in quattro giorni e che ha avuto tra i docenti lo stesso assessore Saia.

Lavoreranno a stretto contatto con gli amministratori dei condomini, grazie anche ad una convenzione stipulata con l’Anaci, una delle loro associazioni. E la collaborazione con gli amministratori dei palazzi, definiti «interlocutori qualificati per conoscere il territorio urbano in modo più approfondito», riguarda anche il controllo di chi effettivamente abita negli stabili e il sovraffollamento degli inquilini nei condomini.

In particolare, la nuova squadra di vigili, è stato spiegato, «avrà un ruolo di “antenna” sul campo e di “ponte” tra la realtà rappresentata dai responsabili dei condomini, i cittadini e l’amministrazione locale». Quest’ultima parte è in linea con la cosiddetta “ordinanza dei divieti” di Bitonci, al centro di polemiche e proteste.

Sia l’intervento del sindaco, sia l’iniziativa dell’assessore puntano ancora una volta a quella che la nuova giunta comunale ha detto in più occasioni essere il problema primario della città: la sicurezza e la lotta al degrado.
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