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Di Girolamo si dimette; Una buona notizia!

Cari amici,

Esprimo la mia soddisfazione di cittadino per le dovute dimissioni del Senatorie Di Girolamo, e spero che egli sappia difendere la propria reputazioni nelle sedi giudiziarie opportune.

Questo è il giusto comportamento che i nostri rappresentanti politici dovrebbero sempre adottare, per difendere le istituzioni che rappresentano.

La trasparenza del proprio comportamento deve essere un primario compito di chi è incaricato di contribuire al bene pubblico del nostro paese.

Spero che gli altri nostri politicanti inquisiti trovino il coraggio di seguire l’ esempio di Girolamo.

Corriere della Sera

ROMA – «Mi dimetto per allontanare da me e dalla Camera alta questa ignominia». Nicola Di Girolamo ha preso la parola nell’aula del Senato per spiegare il perché delle proprie dimissioni, presentate a seguito del coinvolgimento nell’inchiesta sul riciclaggio. «Sarò forse ricordato come l’unico che dà le dimissioni in questo Paese» ha detto il senatore uscente che ha però tenuto a ribadire la propria estraneità ai fatti contestati e che ha sottolineato di non avere «portato la’indegnità della ‘ndrangheta in quest’aula». Le dimissioni sono arrivate, ha sottolineato, «dopo tanto fango, dopo l’ignominia di un’esposizione mediatica che mi ha descritto agli occhi del Paese come un mostro, usurpatore della politica e del mandato elettorale» .«Sono convinto di dover rendere disponibile la mia persona, la mia storia personale, la mia esperienza recente – ha aggiunto -, perchè chi dovrà giudicarmi possa davvero conoscere i contorni di una vicenda che potrà finalmente essere vagliata lontano dai riflettori e dal clamore delle prime suggestioni».

LA FOTO INCRIMINATA – Di Girolamo ha parlato anche della fotografia scattata in occasione dei festeggiamenti per l’elezione, che lo ritrae in compagnia di un mafioso: «Davanti a quella torta feci 300 foto – ha spiegato -: anche con il parroco e con il maresciallo dei carabinieri. Quello che si asserisce essere un mafioso, mi fu presentato come il proprietario di una catena di ristoranti all’estero. In campagna elettorale non si chiede il certificato penale a tutti coloro con i quali si scatta una foto». L’esponente del Pdl ha poi esortato ad accertare i fatti senza coinvolgere persone innocenti: «Ce ne sono già che stanno pagando loro malgrado per questa vicenda – ha detto -, a partire dalla mia famiglia».

«IO LUCIFERO, L’UNTORE» – «Vorrei ringraziare tutti coloro del gruppo – ha poi annunciato Di Girolamo -. Non faccio nomi, visto che sono il Lucifero e l’untore. Credo che i colleghi sanno a chi è diretta la mia riconoscenza. Per loro stessa tutela non li chiamo per nome. Vale anche per i colleghi di opposizione con molti dei quali ho lavorato».

IL VOTO IN AULA – Il Senato si esprimerà in tarda mattinata sulle dimissioni. Il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, aveva fatto sapere che il suo partito è pronto ad accettare il passo indietro del senatore. L’opposizione chiede invece che prima delle dimissioni sia rivalutata la questione della decadenza di Di Girolamo: la sua elezione nella circoscrizione estero era infatti stata subito contestata (in quanto non residente a Bruxelles, come dichiarato) ma la maggioranza non aveva ritenuto di procedere con la decadenza. Le dimissioni senza decadenza comporteranno che Di Girolamo possa continuare a godere di alcuni dei benefit previsti per i senatori anche al termine del loro mandato.

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