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A Oltrisarco il cortile a misura di bambino

Premiato dal Vke il parco giochi finanziato da 200 residenti di via Nicolodi, uno spazio “libero”

BOLZANO. Negli ultimi anni sono state molteplici i litigi condominiali “innescati” da bambini più o meno piccoli che davano fastidio ai vicini a causa delle loro urla e schiamazzi. Non avendo aree dove giocare o svagarsi erano, e sono tutt’oggi in alcune situazioni, costretti a rimanere in casa.

Negli ultimi anni il Vke , l’associazione che si occupa del tempo libero dei più piccoli, si sta impegnando ad incentivare la creazione di aree adibite al gioco sia in spazi pubblici mediante continue proposte al Comune, sia in ambito privato con l’incentivazione e la sensibilizzazione dei condomini. Da 10 anni a questa parte il Vke premia la migliore area gioco condominiale di Bolzano e quest’anno il vincitore è stato il condominio di via Nicolodi 47 a Oltrisarco, che, grazie all’impegno di tutti i residenti, è riuscito a ricreare, ampliare e rimodernare con attrezzature moderne una area gioco di vasta superficie.

Tutto ciò è stato possibile grazie esclusivamente ai 200 condomini delle palazzine, i quali sono stati in grado di autofinanziarsi e di eseguire interventi di manutenzione e di rinnovamento.

«Grazie alla stretta collaborazione ed all’impegno delle famiglie – racconta Tania Nössing, una delle promotrici che ha permesso la creazione dell’area gioco in via Nicolodi – è stato possibile costituire un parco di estrema importanza per i nostri figli, che ha permesso a noi genitori di stare più tranquilli sapendo i nostri figli al sicuro. Non solo: siamo contenti che possano fare nuove conoscenze ed interagire tra di loro. Insomma, è un luogi di socializzazione e crescita ormai importantissima in questa zona del quartiere».

In questo modo le famiglie, mediante un piccolo contributo sono riusciti a creare una zona sicura, efficiente e soprattutto a misura di bambino, dove hanno potuto concedere ai propri figli l’autorizzazione di svagarsi e giocare in cortile avendo la certezza della loro sicurezza.

Il cortile come era inteso una volta: uno spazio a disposizione dei più piccoli, controllato in maniera discreta da mamme e papà. Ma anche un posto dove si poteva crescere insieme, sperimentando il gusto dell’avventura.

«È importante garantire a bambini e ragazzi – spiega Roberto Pompermaier, direttore del Vke dal 2005 e dipendente dal 1989 – la possibilità di giocare e comunicare in un’area gioco comune dove possono interagire senza il controllo dei genitori e ciò è possibile solamente nel cortile di casa. Per tale motivo in questi ultimi 10 anni ci siamo impegnati affinché venissero creati da parte dei singoli condomini aree adibite allo svago e all’interazione». Da tempo, Il Vke insiste sulle istituzioni per ampliare le aree gioco pubbliche.

Ultima proposta in ordine cronologico, far approvare nei piani urbanistici comunali la legge che impone che vengano destinati 3 mq per ciascun cittadino ad aree per i bambini.
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/201 … -1.6046229

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