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Una star; per padre! …o almeno che gli assomigli

Banca del seme per figli simili alle star
L’ idea in California: il cliente sceglie l’attore preferito e riceve il profilo del donatore che più gli assomiglia

Cari amici,

E’ incredibile come il “peggio” assomigli ad una scalata che scende inesorabile, senza fine!

Leggendo questo articolo provo ad immaginare i desideri più intimi dei genitori che scelgono di acquistare gli spermatozoi di un tizio che “assomiglia” alla star preferita, al fine di dare al mondo un figlio di padre ignoto.

Come è possibile che ci siano persone così profondamente ignoranti da alimentare un mercato del genere?

Dove può arrivare la sudditanza verso le immagini della televisione?

Mi sembra evidente che non avremo diritto ad un futuro, se non riusciremo ad immaginare il mondo più umano.

La nostra dissolutezza occidentale, che promuove una bassa cultura permeata di consumismo e di immagine, sta piano piano uccidendo la realtà che veramente viviamo ogni giorno.

Le montagne, i fiumi, gli alberi, gli animali, …e tutto quello che chiamiamo “ambiente” e “natura” hanno valore solo per chi è capace di riconoscersi “figlio” dell’ uomo e “residente” nel mondo.

Per arrivare a questa consapevolezza è necessario fare esperienza dell’ ambiente e della natura, e ciò è possibile solo annullando la civiltà dell’ immagine che ci opprime e ci condanna ad un consumismo compulsivo e incontrollato.

La vita non si può comprare!

Ed anche tutte le cose importanti che ci fanno vivere “bene” sono gratis: l’ amicizia, l’ amore, il vento, l’ acqua, l’ habitat naturale che circonda le nostre città e permette la vita di tutti.

Cosa si può fare per tornare umani?

Corriere della sera

NEW YORK — Rupert Eve­rett ci aveva già pensato nel 2006, quando dichiarò di vo­ler lasciare la sua professione di attore per dedicarsi a tem­po pieno a un business anco­ra più lucrativo: una banca del seme dove i donatori di sperma fossero solo star di Hollywood come Brad Pitt, Ashton Kutcher, Michael Craig e Russell Crowe. A raccogliere la sua idea, mai andata in porto, è adesso la California Cryobank, una banca dello sper­ma attiva da oltre trent’anni, che ha lan­ciato un servizio per offrire ai propri clienti gli spermatozoi di donatori sele­zionati in base alla loro somi­glianza a star del cinema, sportivi e leader politici.

SEMI HOLLYWOODIANI – Tro­vandosi nella California del Sud, l’insolita banca tende a privilegiare vip locali, vale a dire attori hollywoodiani. Per gli aspiranti genitori la scelta non potrebbe essere più facile. Una volta seleziona­to il «modello», a chi deside­ra un figlio bello come Brad Pitt, alto come Russell Crowe, oppure atletico come Ben Affleck, vengono mostra­ti i profili di alcuni donatori che somigliano alla celebrità prescelta. «Non si tratta di una scienza esatta — mette in guardia Scott Brown, re­sponsabile comunicazione della California Cryobank —; per selezionare i sosia ci avva­liamo di una giuria di esperti, non del computer».

LE CRITICHE – L’iniziati­va ha già scatenato un putife­rio, soprattutto nel mondo della bioetica. «C’è qualcosa di profondamente malato in una cultura che ha elaborato dei canoni di bellezza tipici e dove tutti si somigliano», tuo­na dai microfoni della Cnn la professoressa Bonnie Steinbock, docente alla Uni­versity of Albany. «Ora stia­mo addirittura cercando di creare dei bambini che ricor­dino l’attore del momento». «Non è così — prova a ri­battere Brown —, sono le ce­lebrities che somigliano ai no­stri donatori, non il contra­rio». Brown nota come la sua banca offra «un servizio utile a guidare i futuri genitori, che spesso sono stressati e confusi». «La percezione che si tratti di ‘baby shopping’ — tiene a puntualizzare il responsabile — non potrebbe essere più lontana dalla realtà: la Califor­nia Cryobank offre un servi­zio sociale e democratico a donne single e coppie gay, che rappresentano il sessanta per cento della clientela. Op­pure a coniugi sterili, il re­stante quaranta per cento, che possono coronare il so­gno di avere un figlio simile al poster che avevano appeso da ragazzi in camera da let­to ». E per non discriminare sul­l’età — almeno ufficialmente tabù, nell’America di oggi — si può scegliere sia la versio­ne giovane, sia quella matura di Russell Crowe o Timothy Hutton.

DONATORI ANONIMI – Per legge, i donatori devono poi rimanere anoni­mi e i genitori non possono incontrare di persona il padre biologico del futuro figlio. Vi­sto l’elevato tasso di litigiosi­tà della California, la banca obbliga i futuri genitori a fir­mare un contratto in cui ri­nunciano a farle causa qualo­ra il bambino non avesse alcu­na somiglianza con Brad o Ben. «Nessuna celebrity è una copia esatta del donatore — avverte la società Califor­nia Cryobank nel suo sito In­ternet —, né potete desume­re che il vostro futuro figlio sarà la copia esatta delle star presenti in catalogo». Ognu­no deve insomma assumersi il rischio di una progenie ben lungi dalla presunta perfezio­ne eugenetica. Propugnata, tra gli altri, anche dal nazi­smo.

 

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