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Tassi: Trichet annuncia aumento «modesto» a luglio (+0,25)

Tassi: Trichet annuncia aumento «modesto» a luglio (+0,25). Inflazione al 3,4% nel 2008
Il presidente Bce: «Non tutti i banchieri centrali dell’Eurotower erano d’accordo di mantenere il costo del denaro invariato al 4 per cento». Il rialzo sarà analogo a quelli di occasioni simili nel passato, cioè di 25 punti base

Cari amici,

Riporto di seguito l’ articolo tratto dalla pagina web del sole 24 ore di oggi, in cui è riportata l’ intenzione di aumentare il tasso ufficiale di sconto dell’ Euro al 4,25%.

L’ incremento dovrebbe partire da luglio, ma l’ annuncio è stato dato con anticipo, al fine di iniziare già oggi a contenere l’ inflazione che si preannuncia in rialzo.

Tutti voi, se avete seguito le pagine del mio blog, siete già abbondantemente informati della situazione, e non ho bisogno di ripetermi.

Resta da seguire quale sarà l’ evoluzione dei trend che stanno portando scompiglio negli equilibri economici e finanziari mondiali:

1) Il prezzo del petrolio in aumento;
2) Il valore del dollaro in diminuzione;
3) La crisi del sistema economico USA;
4) L’ ascesa dirompente del potere economico in Cina e in India;
5) La ricerca di un equilibrio geopolitico in Russia, stretta dall’ aumento dell’ influenza cinese da una parte, e di un potere politico europeo in fase di espansione dall’ altra.

Giusto per non fare i conti senza l’ oste, è opportuno anche tenere conto delle intenzioni politiche dei paesi produttori di petrolio, ed anche dei paesi cosiddetti “poveri” che sono costretti a soggiacère alla crisi mondiale guardando con crescente preoccupazione l’ aumento del prezzo dei beni alimentari e l’ incremento del debito pubblico che hanno verso i paesi cosiddetti “ricchi”.

Tutti noi viviamo tranquilli sotto questo gigantesco ombrello, e trovo strano che i media siano così poco interessati a questi grandiosi avvenimenti che stanno già incidendo sulle nostre vite di ogni giorno.

Del resto siamo fatti così: La nostra piccola vita per noi è così tanto importante che non badiamo a ciò che succede appena un po’ più lontano.

Che sia il nostro condomìnio, il nostro paese o il nostro mondo per noi è lo stesso: Basta che non ci riguardi!!

Quanto siamo patetici, tutti stretti a proteggere le nostre vite, legati insieme su una barca che affonda!

Il sole 24 ore

«È possibile, ma non certo, che il prossimo mese la Bce decida un modesto aumento dei tassi di interesse», per contrastare l’ulteriore intensificarsi delle pressioni inflattive. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, spiegando che «nella riunione di oggi (giovedì 6 giugno, ndr) sono emerse opinioni diverse. C’era chi fra di noi chiedeva un aumento dei tassi» già ora, «poi, alla luce di tutto quanto, abbiamo deciso di metterci in uno stato di allerta più elevato» e «sulla base di una discussione e di un successivo consenso» è stato
deciso di lasciare invariati i tassi per questa tornata. Nel corso della conferenza stampa Trichet ha poi precisato che il ritocco «sarebbe dell’ordine di quanto abbiamo deciso in occasioni simili in passato» e cioè di 25 punti base. Questo porterebbe il costo del denaro nell’Eurozona al 4,25%.

La Banca centrale europea ha alzato le stime di inflazione di Eurolandia per il 2008 da 2,9 al 3,4%, ha precisato il numero uno dell’istituto di Francoforte nella conferenza stampa al termine della riunione del direttivo che ha deciso di lasciare i tassi invariati al 4 per cento. Entro due anni Trichet si aspetta di essere in linea con l’obiettivo del suo mandato: la stabilità dei prezzi. La Bce ha alzato le stime di crescita del Pil dell’Eurozona per il 2008, portandole dall’1,7% di marzo all’1,8% annuo, mentre uella per il 2009 è stata ridotta dall’1,8% all’1,5%.

Sempre oggi, 6 giugno, anche la Banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5 per cento. La decisione del Comitato di politica monetaria dell’istituto centrale è in linea con le attese del mercato dopo il taglio di due mesi fa dal 5,25% al 5%. Gli operatori segnalano come le preoccupazioni sull’inflazione sono in questo momento predominanti su quelle relative al rallentamento economico.

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