Go to Top

Quando si incendiano le banche

Cari amici,

La Grecia mi sembra che stia diventando un caso politico interessante, perchè mostra l’ evidenza di un potere che di solito è nascosto.

Un intero paese deve organizzarsi per pagare un debito costruito dalle banche e dai mercati finanziari.

Moltissima gente si sta rendendo conto del potere finanziario che incide direttamente sulla vita della società.

Quando un parlamento si riunisce e decide di ridurre lo stipendio della gente, molti si arrabbiano.

A questo riguardo è strano che non riesca a leggere di quanto si sono ridotti gli stipendi i parlamentari greci.

Se non lo hanno fatto mi sembra politicamente una scorrettezza, ma in fondo lo capisco!
E’ evidente che il potere economico, prima di tutto, è politico, cioè del diritto di chi ha il potere di decidere.

Quando si arriva a questa consapevolezza, allora ci si rende conto che il mondo è da reinventare, perchè diventa evidente che i mercati allocano le risorse in modo iniquo e antieconomico.

E siccome la nostra società è basata sul mercato, allora non abbiamo scampo! Dobbiamo ribellarci pacificamente, iniziando, come prima cosa a usare il denaro il meno possibile.

Dobbiamo evitare le transazioni finanziarie e promuovere gli scambi di valore relazionali.

E’ una rivoluzione umana da inventare, per costruire un mondo che aiuti le persone ad essere felici, e non ad ammassare roba inutile.

Corriere della sera

ATENE – Sono tre i morti negli incidenti scoppiati ad Atene nel corso dello sciopero generale indetto per protestare contro le misure anticrisi: una molotov lanciata in un istituto bancario nella zona vicina al Parlamento ha causato un incendio mortale. Nel rogo della banca hanno perso la vita tre persone, due donne ed un uomo, tutte morte per asfissia, secondo le prime risultanze mediche. Una delle due donne, secondo la rete tv Skai, potrebbe essere stata incinta. In fiamme anche altri due edifici pubblici, uno appartenente alla prefettura di Atene e un altro che ospita un’agenzia del fisco. Nel frattempo sono state tutte evacuate le circa 20 persone rimaste intrappolate nell’edificio all’interno del quale si trova la banca incendiata da individui incappucciati. Lo hanno reso noto fonti di polizia che hanno anche precisato che i vigili del fuoco hanno spento il rogo, anche se il fumo ha continuato ad uscire a lungo dal secondo e dall’ultimo piano dell’edificio della banca Marfin.

PAPANDREOU: «IRRESPONSABILITA’ POLITICA» – Il premier greco Giorgio Papandreou ha affermato che le «ingiuste morti» durante le proteste per il piano di austerità, sono la conseguenza della «violenza incontrollata e dell’irresponsabilità politica».
QUATTRO FERMI, CACCIA AGLI ASSALITORI – La polizia ha compiuto almeno quattro fermi, dopo il mortale attacco incendiario. È in atto una grande operazione per arrestare i colpevoli. La polizia ha decretato lo stato di «allarme generale», tutti i permessi sono stati annullati.
 
Scontri e violenze ad Atene 
   Scontri e violenze ad Atene      Scontri e violenze ad Atene      Scontri e violenze ad Atene      Scontri e violenze ad Atene      Scontri e violenze ad Atene      Scontri e violenze ad Atene     Scontri e violenze ad Atene

TAFFERUGLI – L’incendio è stato il momento più grave dei tafferugli che sono scoppiati poco dopo mezzogiorno ad Atene davanti al Parlamento greco a margine dei cortei di protesta contro il piano di rigore varato dall’esecutivo per accedere ai prestiti dell’Ue e del Fondo monetario internazionale. Circa 100.000 manifestanti erano presenti al corteo dei sindacati del settore pubblico e privato e a quello del sindacato comunista Pame. I manifestanti hanno lanciato bombe molotov contro negozi e banche e hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza attorno al Parlamento lanciando pietre e bottiglie. La polizia ha risposto con il lancio di gas lacrimogeni e granate stordenti.

ALTRE CITTÀ – Secondo fonti giornalistiche incidenti sono avvenuti anche a Patrasso e Salonicco. A Salonicco, in una manifestazione che ha riunito 20 mila persone, i poliziotti hanno usato i gas lacrimogeni per fermare una sassaiola contro le vetrine dei negozi. In tutta la Grecia chiusi uffici pubblici, ospedali, banche e negozi e i trasporti aerei, marittimi e ferroviari sono bloccati con alcune eccezioni per Atene in modo da garantire la partecipazione alle proteste. Il sindacato dei giornalisti greci, dopo la notizia delle tre persone morte, ha deciso di sospendere lo sciopero.

Lascia un commento