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I dati ocse, il PIL, e la vita dicono cose diverse

Cari amici,

La notizie è che l’ attività economica in Italia dovrebbe continuare a contrarsi nel breve tempo.
Ossia, si venderà di meno, si comprerà di meno, si pagheranno meno tasse, la velocità degli scambi finanziari diminuirà.

Spesso mi chiedo chi ha inventato questa catena a cui tutti, nel bene e nel male, siamo legati.

Come si inventano i soldi che spendiamo, e che servono per acquistare e vendere.
Come si crea il valore economico?
Come si crea il debito pubblico? Perchè esiste? E’ possibile che lo stato debba chiedere il permesso per spendere i propri soldi? Perchè non ci sono i soldi per fare le cose che servono a tutti, e invece i soldi che servono per aiutare qualcuno si trovano subito? (Ad esempio i soldi per salvare le banche si trovano, i soldi per finanziare il fondo salvastati si trovano, invece i soldi per gli esodati non si trovano).

L’ economia è alla fine dei conti il lato materiale della politica! Non è fatta dai soldi (Il soldi rappresentano il potere di fare, e dovrebbero essere dello stato), ma è fatta da esigenze e da bisogni.

A mio giudizio è necessario cercare dei significati attuali alle parole democrazia, economia relazionale, economia reale, economia finanziaria, diritto, libertà, misericordia, potere.

Non possiamo continuare a parlare e a pensare come se ci trovassimo tutti dentro nella boccia del pesce rosso! Tutti a parlare di economia, come se fosse un argomento "neutrale", che si deve accettare come la morte.

Io non accetto che l’ economia non possa cambiare!

Risonanze da Byo blu

L’attivita’ economica in Italia ”dovrebbe continuare a contrarsi nel breve tempo” come conseguenza della stretta di bilancio, dell’indebolimento del clima di fiducia e della stretta
creditizia. E’ scritto nell’Economic Outlook pubblicato oggi dall’Ocse, che sconfessa dunque le previsioni del Governo Monti e che stima un ritorno alla crescita ”nel corso del 2013” se il Governo conseguirà gli obiettivi di bilancio per il 2013 e il 2014. Ma non solo: l’Ocse ritiene che sia necessario ”un ulteriore inasprimento fiscale nel 2014 per raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito pubblico” dell’Italia, ”che e’ entrata nella sua seconda recessione grave in tre anni”.

Saremo comunque in recessione anche l’anno prossimo: -1%. L’export continuerà a calare impietosamente. Monti non garantisce la sanità pubblica. I consumi delle famiglie, secondo la Banca d’Italia, sono tornati al livello del primo dopoguerra. L’Ocse riconosce che la conseguenza dell’austerity è la contrazione dell’economia, ma non contento chiede nuova austerity e una nuova manovra di lacrime e sangue nel 2014. I tecnici al Governo però sono ottimisti!

Ma la cosa più inquietante sono le previsioni a lungo termine sulla composizione del Prodotto Interno Lordo globale, che attualmente vede l’Europa con il 17% della produzione mondiale (calcolata su 34 paesi Ocse e su 8 paesi del G20 ma non OCSE).

Crescerà la Cina, passando dal 17% al 28% già nel 2030. Crescerà l’India, passando dal 7% attuale all’11% del 2030 e al 18% del 2060. Caleranno gli Stati Uniti, che dal 23% di oggi scenderanno al 18% del 2030 e al 16% del 2060. Ma soprattutto, sarà il crollo dell’Unione Europa, area Euro, che oggi partecipa al 17% della produzione globale, ma che già nel 2030 non rappresenterà che il 12% e nel 2060 finirà al 9%.

Ecco per cosa stiamo aggiungendo austerity ad austerity, ecco per cosa stiamo pagando lacrime e sangue: per un Europa e per un Euro che tra 17 anni non conteranno più niente.

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