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EU Hypo real estate a rischio fallimento; USA Recessione

UE: HYPO REAL ESTATE, FALLISCE IL SALVATAGGIO; STATI UNITI: RECESSIONE PIU’ GRAVE DEL PREVISTO
UE: Il consorzio di banche coinvolte in questa operazione ha rifiutato di fornire le linee di liquidità prevista. Si apre un drammatico “buco” di 35 miliardi di euro, il più grande della storia tedesca.
USA: Il prodotto nazionale lordo degli Stati Uniti in caduta del 2% in questo trimestre e dell’1% nel prossimo, scrive Goldman Sachs. Previsto un taglio di 100 punti base dei tassi subito e ulteriori allentamenti da parte della prossima amministrazione.

Cari amici,

Di seguito riporto le ultime notizie riguardanti la crisi finanziaria mondiale che sta imperversando ormai da alcuni mesi.

Oramai il bollettino sta assumendo una rilevanza giornaliera, poichè i fatti da considerare accadono quasi ogni giorno.

Domani, pertanto, assisteremo a come il governo tedesco e l’ Unione Europea fronteggeranno il dissesto finanziario del gigante immobiliare Hypo Real Estate (Si discute di un buco di 35 miliardi di euro).

Inoltre domani le borse riapriranno i battenti, e potremo sapere se il piano di salvataggio USA avrà convinto gli operatori, oppure se si aprirà una fase nuova e sconosciuta della crisi.

Se infatti le borse chiuderanno in rosso, significherà che il gigantesco piano di salvataggio finanziario non avrà avuto effetto, e, in questo caso, purtroppo per adesso non esiste un “piano B”.

I mercati se la dovranno cavare da soli, in piena “libertà economica”!

Un indicatore importante nella prossima settimana sarà l’ andamento del prezzo del petrolio, poichè sarà indice della fiducia che i mercati riporranno nel valore del biglietto verde, il quale è appesantito da un debito pubblico già esorbitante ed aggravato dagli 850 miliardi di dollari approvati venerdì dal governo americano.

Staremo a vedere!

Wall Street Italia

UE Notizie

La banca immobiliare Hypo Real Estate ha annunciato il fallimento del piano di salvataggio da 35 miliardi di euro (quasi $50 miliardi), il più grande della storia tedesca. Il consorzio di banche coinvolte in questa operazione ha rifiutato di fornire le linee di liquidità prevista, secondo quanto riferito da un comunicato della stessa banca. Hypo Re sta ora valutando le conseguenze di questo ritiro, mentre sono all’esame altre misure per far fronte alla situazione. L’operazione consisteva in un apporto immediato di liquidità dalle banche e dalla banca centrale con una garanzia fornita dallo stato tedesco per 26,5 miliardi dei 35 complessivi.

USA notizie

La recessione negli Stati Uniti sara’ “decisamente piu’ grave” di quanto fin qui ipotizzato, scrive Goldman Sachs in un rapporto pubblicato venerdi’ sera. L’economia americana mostrera’ probabilmente crescita zero tra la meta’ del 2008 e la meta’ del 2009, con il prodotto nazionale lordo in caduta del 2% in questo trimestre e dell’1% nel prossimo, scrive la banca Usa. Gli altri due trimestri registreranno un Pil in crescita dello 0.0%. Il tasso di disoccupazione salira’ all’8% entro la fine del 2009 rispetto all’attuale 6.1%.

“Vediamo adesso anche un taglio di almeno 100 punti base (1.0%) dei tassi d’interesse a breve da parte della Federal Reserve, insieme ad altre misure aggressive per stabilizzare il mercato monetario e ulteriori possibili allentamenti della politica monetaria da parte della nuova amministrazione a Washington”, scrive l’economista di Goldman Sachs Jan Hatzius.

L’ufficio studi di Goldman prevede anche che uno degli indicatori chiave per interpretare lo stato di salute (veramente, di malattia) dell’economia americana, e’ il PCE (Personal Consumption Expenditures) e cioe’ la spesa personale dei consumatori: la stima e’ che nel terzo trimestre 2008 scenda a -2.5% (annualizzato secondo i dati ufficiali del BEA Bureau of Economic Analysis, l’agenzia del Dipartimento del Commercio Usa incaricata di “definire” ufficialmente l’andamento dell’economia americana). La recessione dei consumi, quindi, e’ quella che ancora non si vede nei numeri, ma che si manifestera’ con certezza in seguito, soprattutto alla luce del fatto che le stime parlano gia’ di una stagione nataliazia (regali e viaggi) in netto calo rispetto al 2007.

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