Go to Top

Disturbatore in assemblea condominiale

Disturbatore in assemblea condominiale: si può allontanare?

Disturbatore in assemblea condominiale

Disturbatore in assemblea condominiale

Assemblea condominiale: luogo di scontro che a volte ostacola il buon andamento delle riunioni.

Quasi come in un derby allo stadio, dove le “armi” si affilano già con qualche giorno di anticipo.

La riunione dei proprietari degli appartamenti diventa spesso un’occasione dove combattere per un cavillo, il e, soprattutto, dove far emergere antipatie rivalità.

Così, non poche volte, si assiste all’atteggiamento ostruzionistico di alcuni condomini.

Presenti in veste più di disturbatori cronici che di reali interessati alle delibere.

In tali casi, quali sono i poteri dell’amministratore e come si può tutelare il regolare svolgimento dei lavori nei confronti di chi, con il proprio comportamento non consono, ostacoli le attività?

Prima che intervenisse l’ultima riforma del condominio, il codice prevedeva espressamente che l’assemblea fosse presieduta da un presidente di assemblea.

Figura che ora, però, non viene più menzionata dal codice civile.

Tuttavia, con riferimento al funzionamento dell’assemblea di condominio – come per la disciplina dell’invalidità delle delibere – si è sempre fatto riferimento alla normativa dettata in materia di società.

In questa normativa si prevede che l’assemblea sia presieduta dalla persona indicata nello statuto o, in mancanza, da quella eletta con il voto della maggioranza semplice dei presenti.

E’ quello che, nella prassi, viene appunto chiamato presidente di assemblea.

Allo stesso modo si procede alla designazione di un segretario.

Tra i compiti del presidente vi è quello di regolare lo svolgimento dell’assemblea.

Il presidente può allontanare il disturbatore in assemblea condominiale

Perciò la giurisprudenza ha riconosciuto al presidente dell’assemblea di condominio tutti i poteri necessari ad assicurare l’ordinato svolgimento dei lavori, garantendo a ogni condomino la possibilità di esprimere compiutamente le proprie ragioni.

In particolare, la Cassazione ha ritenuto che, per esempio, il presidente possa, ove necessario, contingentare i tempi degli interventi, stabilendo che ogni condomino possa prendere la parola, ma gli venga dato lo stesso e predeterminato numero di minuti.

Allo stesso modo deve ritenersi che egli possa adottare ogni altro provvedimento necessario.

Quindi anche l’allontanamento dalla assemblea.

Pertanto, solo la conclamata impossibilità di proseguire i lavori, a causa del comportamento molesto e prevaricatorio di un condomino, può giustificarne l’allontanamento dalla riunione.

Un semplice atteggiamento polemico, ipercritico o anche ostruzionistico non sono sufficienti.

Occorre un comportamento univocamente diretto a rendere impossibile lo svolgimento della riunione, in violazione delle più elementari norme che governano il funzionamento di qualunque assemblea.

Prima di disporre l’allontanamento, trattandosi di un provvedimento da adottare come extrema ratio, occorre procedere ad ammonire il condomino indisciplinato e a sospendere brevemente la riunione.

Ciò al fine di tentare di contenere gli eccessi.

Se si negasse il potere del presidente di disporre l’allontanamento anche in casi estremi, si riconoscerebbe a chiunque la possibilità di paralizzare l’attività dell’organo collegiale con la propria tracotanza.

Chi siamo

Mi chiamo Antonio Azzaretto. Sono titolare dello studio Antonio Azzaretto. Accetto incarichi di amministratore di condominio.

Ho fondato la Community AziendaCondominio.

Ci proponiamo di essere un autorevole alleato e un punto di riferimento per il mondo del condominio.

La nostra Community, tra l’ altro, ha l’ obiettivo di essere una fonte di informazioni precisa ed attendibile per tutti i condòmini.

Inoltre, ci teniamo a rivolgerci anche a tutti gli amministratori di condominio che intendono utilizzare il nostro marchio: Contattateci se volete proporvi alle comunità residenziali come amministratori iscritti alla nostra Community.

Per ciò che mi riguarda, sono iscritto all’ albo dei Commercialisti ed Esperti contabili di Milano.

Tra le diverse attività, sono iscritto alla commissione di studio dei Commercialisti di Milano, la quale ha l’obiettivo di occuparsi di condominio e di amministrazione immobiliare.

Svolgo con passione attività di consulente di azienda per le comunità residenziali che abitano in condominio.

Essendo esperto in materie contabili ed aziendali, assumo incarichi di revisore della contabilità ai sensi dell’ art. 1130 bis del codice civile.

Talvolta scrivo articoli professionali in tema di condominio su RATIO.

Contattami su linkedin, su facebook, su twitter

Lascia un commento