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Dio, il regno dei cieli e una buona birra!

Il Re, la democrazia e il “prossimo”
“…ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.”

Cari amici,

oggi è domenica e molti vanno a messa.
Siccome il Vangelo del giorno mi piace, ho deciso di condividere con voi alcune riflessioni.

Anzitutto trovo che sia liberante pensare che alla fine ci sarà un giudizio il quale, finalmente, affronterà in una prospettiva definitiva tutte le incertezze che siamo costretti a vivere ogni giorno.

Non so se starò alla destra o alla sinistra, e francamente non mi interessa particolarmente di saperlo.

Ciò che vorrei è comprendere il senso della scrittura.

Credo che la chiave per capire il brano ai giorni nostri sia la domanda: Quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?

Pertanto per entrare nel cosiddetto “regno dei cieli” è necessario agire inconsapevolmente, ossia non “sentirsi dalla parte dei buoni”!

Perchè nel momento in cui si è sicuri di essere tra “gli eletti”, allora questa domanda ti pone fuori dal gioco e rischi di andare al cosiddetto “supplizio eterno”.

Insomma “cartellino rosso”!

Ma allora come si fa a dirigere la vita verso la vita eterna sentendosi per così dire “parte della squadra”?

Forse non è possibile!

In altre parti delle scritture è scritto che è necessario “perdersi” per potersi ritrovare.

Come si fa a “volersi” perdere?

Non è possibile!

Pertanto credo sia necessario cambiare prospettiva, “convertirci” e farci coinvolgere dai tanti mansueti della terra che incontriamo, nella speranza di riuscire a fare qualcosa lì e in quel momento, senza attendersi alcuna ricompensa, ma solo per il gusto di vivere.

Secondo il vangelo di oggi, vivendo con questo spirito Dio ci ricompenserà, magari con una buona birra nel “regno” preparato per noi fin dall’ inizio del tempo.

…speriamo!

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,31-46.

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,
nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?
Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

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