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Contro la dittatura della finanza

Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia (BdI).

Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia (BdI). Roberto Nardella scrive… L’indebitamento dello Stato italiano, pari a 2070 miliardi e al 135% del PIL, ha origini parecchio antiche. Per capirne di più dobbiamo risalire al 1981, l’anno del famigerato divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia (BdI). All’epoca, gli interessi sull’emissione dei titoli di debito statali (BOT, BTP, CCT ecc) erano decisi unilateralmente dal ministero del Tesoro in …Leggi tutto

La sovrastruttura finanziario borsistica è gioco predatorio

La sovrastruttura finanziario borsistica è un gioco predatorio Federico Caffè scrive… «Da tempo sono convinto che la sovrastruttura finanziario-borsistica, con le caratteristiche che presenta nei paesi capitalisticamente avanzati, favorisca non già il vigore competitivo, ma un gioco spregiudicato di tipo predatorio che opera sistematicamente a danno di categorie innumerevoli e sprovvedute di rispamiatori, in un quadro istituzionale che, di fatto, consente e legittima la ricorrente decurtazione o il pratico spossessamento …Leggi tutto

L’America del Tea Party contro Papa Francesco: "marxista"

L’America del Tea Party contro Papa Francesco: "marxista"Limbaugh, conduttore radio di estrema destra: "Vaticano non esisterebbe senza tonnellate di soldi". NEW YORK (WSI) – Papa Francesco è un marxista, e la Chiesa cattolica è ipocrita a criticare il capitalismo che la finanzia. Con la sua consueta violenza verbale, il commentatore radiofonico americano Rush Limbaugh ha scatenato una nuova polemica, dietro cui però si legge il risentimento più o meno esplicito …Leggi tutto

Il potere si è spostato dai governi ai mercati finanziari

Il potere si è spostato dai governi ai mercati finanziari Oggi la BCE secondo Bloomberg sta pensando di applicare un tasso di interesse NEGATIVO, del -0,1% al denaro che la banche hanno depositato presso di lei. Come noto in europa e america e anche giappone le banche, per effetto dell’Alleggerimento Quantitativo, hanno ora circa 5 o 6mila miliardi parcheggiati in conti presso la Banca Centrale. Questo perchè ogni volta che …Leggi tutto

La "balla" sull’austerità di cui nessuno parla

La "balla" sull’austerità di cui nessuno parla «L’austerity è stata una mossa ben studiata fin dagli inizi per riequilibrare la bilancia commerciale tra i Paesi del Sud e quelli del Nord, ben sapendo che il calo del Pil avrebbe impedito di abbassare il debito pubblico».  Ne è convinto Alberto Bagnai, professore di Politica economica all’Università G. D’Annunzio di Pescara, secondo cui «da parte di Fmi e Ue non c’è stato alcun errore nel calcolare gli effetti dell’austerity: si è trattato di un progetto politico molto lucido e spregiudicato».  Lunedì il sito web della Commissione Ue ha pubblicato uno studio dell’economista Jan In’t Veld  sulle pesanti conseguenze delle politiche di rigore sul Pil dei Paesi europei.  Dopo essere stato ripreso da un giornale greco, il documento è stato rimosso e poi ripubblicato con la precisazione che non si trattava della posizione ufficiale della Commissione Ue. Professor Bagnai, che cosa ne pensa del caso suscitato dal documento di un economista dellaCommissione Ue contro l’austerity?Si tratta di un caso emblematico dell’uso ideologico attuato nei confronti della politica economica. Quando sonostate imposte le misure di austerità si sapeva perfettamente che avrebbero avuto un impatto negativo sullacrescita. Non è vero che il calo del Pil sia stato una sorpresa, né che il Fondo monetario internazionale abbia fattomale i calcoli e abbia rivisto le stime in un secondo momento. Ciò è assolutamente poco credibile, mentre aessere vero viceversa è quanto ha dichiarato Monti in una recente intervista rilasciata alla Cnn: “Abbiamodistrutto la domanda interna per riportare in equilibrio i conti esteri”. Che cosa intendeva dire Monti?L’austerità non è stata attuata per curare il problema della finanza pubblica del nostro Paese, bensì per ridurrel’esposizione debitoria di privati e imprese verso l’estero. Come scrive il manuale di politica economica di NicolaAcocella, l’austerità è un’ottima cura per gli squilibri esterni, ma non risolve quasi mai il problema degli squilibrifiscali. Ciò non poteva essere detto apertamente, e lo si è quindi presentato come un problema di debitopubblico. È stato un progetto politico molto lucido e spregiudicato. Può spiegare in che senso l’austerity è servita a pareggiare la bilancia commerciale anziché il bilancio pubblico?Il saldo della bilancia dei pagamenti è composto da esportazioni meno importazioni. Il saldo della bilancia dello Stato è dato dalla spesa pubblica meno i costi. Le politiche di austerità fanno sì che i privati guadagnino di meno,consumino di meno e di conseguenza importino di meno. Nel frattempo le esportazioni rimangono invariate inquanto dipendono dal ciclo mondiale. L’effetto sulla bilancia commerciale è dunque quello di migliorare il saldoestero. Qual è invece l’effetto sul bilancio dello Stato?Tagliando la spesa pubblica si riducono le uscite ma diminuiscono anche i redditi privati. Si comprimono cosìl’imponibile fiscale e le entrate pubbliche, e di conseguenza il saldo pubblico non migliora particolarmente e nonsi risolve il problema del debito. Si risolve però quello del debito estero: nel caso di un Paese che si indebita perimportare, nel momento in cui si deprime la domanda e dunque le importazioni, la bilancia commerciale ritornain equilibrio. Ritiene che il caso Jan In’t Veld segnali anche un braccio di ferro sull’austerity all’interno della Commissione Ue?Agli economisti che lavorano negli uffici della Commissione Ue è abbastanza chiaro che ci si incomincia ainterrogare seriamente sulla sostenibilità dell’euro. Fino a prima dell’estate la soluzione prospettata era quella diincrementare la mobilità del fattore lavoro. Si volevano spingere cioè italiani, spagnoli e greci a cercare lavoro inGermania. Nel frattempo il blocco del Nord ha tentato di aggirare l’accordo di Schengen facendo passare delleproposte che limitino la mobilità interna all’Ue. La Germania vuole cioè prendere i migliori lavoratori italiani,come gli ingegneri. Il passaggio successivo ha spinto gli economisti della Commissione Ue a pensare a come segmentare l’euro. Davvero persino nei palazzi della Commissione Ue si fa strada questa ipotesi?Sono ormai sempre più numerosi gli economisti della Commissione che condividono le critiche e che pensanoche non si possa più andare avanti così. Anche se la critica radicale ma costruttiva verrà fuori in modo organizzatodopo le elezioni europee. In Commissione però sanno che rischiano grosso a tirare troppo la corda. Il problema èsempre politico e di comunicazione. Non sanno come venirne fuori. Insomma, l’unione monetaria è stata un fallimento? Il professor Giacomo Vaciago sostiene che tutte le unioni monetarie nella storia sono fallite. In realtà ci sono statedue eccezioni: quella tra il Belgio e il Lussemburgo e quella tra la Russia e l’Abkhazia.http://www.ilsussidiario.net/News/Econo … nt/446108/ 2/2

Gli economisti stanno studiando un modo per fregare i reside

Gli economisti stanno studiando un modo per fregare i residenti NEW YORK (WSI) – Gli economisti stanno studiando un modo per dare più potere ancora alle banche centrali, da usare per contrastare le eventuali recessioni ed evitare lente e prolungate riprese della crescita come quella attuale. Non è possibile con la moneta su carta, ma sarebbe fattibile percorrendo una soluzione alternativa: quella della valuta elettronica. Il professore della University of …Leggi tutto

Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

La verità sull’Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapereIl quadro esatto di come sta il paese. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla propaganda dei "poteri forti". NEW YORK (WSI) – In questa pagina WSI pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell’economia italiana, aggiornato con i piu’ recenti dati statistici, macro-economici e di politica monetaria. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare …Leggi tutto

Il nodo cruciale della crisi europea

Il nodo cruciale della crisi europea 28 luglio 2013 (MoviSol) – Traduciamo per i lettori una recente dichiarazione di Lyndon H. LaRouche, Jr. sulla crisi in Europa. Nessuna valutazione ordinaria della situazione in Europa è attendibile per l’immediato futuro. La battaglia che i miei collaboratori ed io stiamo conducendo contro Wall Street e Londra è giunta al culmine, e potrebbe condurre al successo, diretto o indiretto, della nostra campagna per …Leggi tutto