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Berlusconi visto nel mondo

Guardian: Berlusconi politico più sessista d’Europa

Cari amici,

Da un po’ di tempo Berlusconi fa notizia anche all’ estero.

Gli “altri” ci guardano e ci giudicano, ….perchè il presidente del Consiglio è lo specchio del nostro paese.

Mi chiedo se i termini “normalità” e “moralità” siano parole che evocano comportamenti personali e soggettivi.

Superficialmente si potrebbe pensare di si.

Invece quando ci confrontiamo con fatti oggettivi che stigmatizzano una moralità che può essere definita “dubbia”, ecco che non siamo più sicuri delle nostre convinzioni.

Esiste evidentemente una moralità riconducibile al cosiddetto “comune senso del pudore”, e quando qualcuno che è già sovraesposto dai media come Berlusconi viene “pizzicato” in situazioni imbarazzanti, ecco che non è più possibile non prendere posizione.

Per questo motivo i media nazionali ed internazionali hanno molto da scrivere, ed anche noi abbiamo da interrogarci:

E’ lecito o no vendere la propria “immagine” e la propria sessualità per soldi?

Se si decide che è lecito, allora legalizziamo il mercato: Quanto meno risolviamo alla radice il problema del deficit e della decrescita del PIL.

Se si decide che non è lecito, allora Berlusconi ha infranto la legge, e dovrebbe pertanto dimettersi.

Intanto che ci pensiamo su, all’ estero ci guardano e ridono di noi.

…e ben ci sta!

Il sole 24 ore

Duro editoriale del Guardian contro Silvio Berlusconi, che si conquista la palma del politico più sessista d’Europa. «Se si svolgesse un concorso per scegliere il politico più sessista d’Europa», scrive l’autorevole quotidiano britannico, «senza dubbio vincerebbe Silvio Berlusconi».

E’ stato Berlusconi, ricorda l’editoriale, a definire «troppo rosa» il governo spagnolo, a dire che non ci sono abbastanza soldati per prevenire gli stupri perché in Italia ci sono troppe belle donne, a suggerire alle aziende straniere di stabilirsi in Italia perché le segretarie italiane sono le più attraenti del mondo.

A chi obietta che sono solo battute, «anche il suo comportamento verso le donne nella sua vita è stato molto criticato, non da ultimo da sua moglie», scrive il Guardian. «Così», continua, «ben ci sta che un crescente scandalo riguardante una serie di bellissime donne sia causa di imbarazzo, e forse più che imbarazzo, per un leader che sperava di concentrarsi sui suoi doveri di uomo di Stato come ospite del G8».

«Il suo atteggiamento verso le donne», secondo il quotidiano britannico, è solo una delle ragioni per cui gli italiani non avrebbero dovuto metterlo al potere per tre volte. Il Guardian cita le altre ragioni: il conflitto di interessi tra i suoi interessi nei media e la sua posizione politica, i suoi attacchi al Parlamento e ai magistrati, il suo uso della maggioranza per garantirsi l’immunità, l’inazione contro il crimine organizzato, «la malagestione economica» e le «riforme illiberali» in cantiere.

«Ma il successo di Berlusconi – continua l’editoriale – è il prodotto, più che la causa, del crollo del sistema politico dell’Italia, un crollo che ha fatalmente indebolito sia la sinistra che il centro, lasciando campo libero agli opportunisti e agli xenofobi». Per il Guardian è «una tragedia» che le inchieste di “Mani Pulite” contro la corruzione politica, che promettevano grande rinnovamento, abbiano portato l’Italia a questo punto. «La promessa di Berlusconi di portare stabilità in Italia», conclude il quotidiano, «significa solo che l’Italia e il resto d’Europa dovranno sopportarlo ancora per un po’».

Anche il Times mette oggi sotto tiro l’atteggiamento del premier italiano verso le donne. Tre eloquenti titoli: «L’Italia di Berlusconi mostra uno strano tipo di femminismo»; «L’Italia si è finalmente stancata del sessismo di Berlusconi? ». «Le accademiche contrattaccano il “sessista” Silvio Berlusconi».

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