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Berlusconi in esilio? Era solo uno scherzo!

De Magistris: “Berlusconi in esilio? Scherzavo”
L’ex magistrato fa dietrofront sul suo “lodo Berlusconi”: “Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è. Io -aggiunge- sono convinto che il Cavaliere vada sconfitto politicamente. Volevo però anche smitizzare il Lodo: è una provocazione di questo tipo”

Cari amici,

Leggo sul “giornale” che De Magistris quando ha invitato Berlusconi ad andarsene in esilio in cambio dell’ impunità ha solo lanciato una provocazione.

….ossia stava solo scherzando.

Subito dopo, De Magistris si è affrettato ad aggiungere che “Se vogliamo pensare che l’Italia è caduta nel basso impero e quindi c’è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l’esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi. Perchè rispetto agli altri cittadini che si fanno fare i processi, lui fa leggi per non subire conseguenze giuridiche. Io ho molto rispetto di chi ha votato Berlusconi – ha aggunto de Magistris -. Però chiediamoci questo consenso come è stato formato. Io sfido un Paese ad avere un’informazione libera, pluralista e indipendente e non controllata come è in parte da Berlusconi e poi vediamo se Berlusconi ha o meno lo stesso consenso”.

A mio giudizio questo è un artificio dialettico per sostenere una posizione politica compromettente in modo “possibile”, ossia senza scatenare eccessive polemiche.

In altre parole più semplici, questo modo di esprimersi viene descritto con il detto popolare “tirare il sasso e nascondere la mano”.

Spesso mi chiedo dove sia il limite del compromesso, specialmente quando i termini del discorso si fanno così stringenti da non poterli nascondere.

Berlusconi assomiglia a Craxi, nel senso che anche lui è un perseguitato politico, oppure nel senso che anche lui è un delinquente?

Oppure, se vogliamo vedere il discorso al contrario, Craxi era un grande statista oppure un furbo delinquente?

Berlusconi e Craxi sono un’ anomalia caduta dalla luna, oppure rappresentano ciò che realmente caratterizza la vita politica ed economica italiana?

Chi sono gli Italiani?

Dei furbi imbroglioncelli che si arrangiano per vivere senza fatica?

Una massa di “piccoli” egoisti che aspirano ad ottenere vantaggi ingiusti in cambio di voti?

C’ è qualcuno che ancora abbia voglia di rischiare per migliorare la nostra società?

Spero di si!

Il giornale

Roma – Carnevale è vicino e alla fine era solo una scherzo. Luigi de Magistris riconduce a unaprovocazione il Lodo lanciato qualche giorno fa (“Berlusconi in esilio in cambio dell’impunita”). “Sarà che da un po’ frequento l’Europa, ma questo Paese sta perdendo l’umorismo -precisa l’eurodeputato dell’Idv-. Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è. Io -aggiunge- sono convinto che Berlusconi vada sconfitto politicamente. Volevo però anche smitizzare il Lodo: è una provocazione di questo tipo”.

Ma poi torna ad accusare Così Luigi de Magistris, eurodeputato dell’Idv, è intervenuto a “24 Mattino” su Radio 24. Poi però l’ex magistrato ha attaccato duramente il premier: “Se vogliamo pensare che l’Italia è caduta nel basso impero e quindi c’è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l’esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi. Perchè rispetto agli altri cittadini che si fanno fare i processi, lui fa leggi per non subire conseguenze giuridiche. Io ho molto rispetto di chi ha votato Berlusconi – ha aggunto de Magistris -. Però chiediamoci questo consenso come è stato formato. Io sfido un Paese ad avere un’informazione libera, pluralista e indipendente e non controllata come è in parte da Berlusconi e poi vediamo se Berlusconi ha o meno lo stesso consenso”.

E se la prende anche con Napolitano De Magistris ha anche criticato il Capo dello Stato: “Ho un grande rispetto per la presidenza della Repubblica e questo rispetto mi spinge ad essere critico di Napolitano perchè lo vorrei più custode della Costituzione. Per esempio il Lodo Alfano non andava promulgato. Così lo scudo fiscale, che viola i regolamentari comunitari. Il fatto che il presidente non promulghi e rimandi alle Camere la legge ha un significato politico. Questo Napolitano non lo ha fatto, è grave che non lo abbia fatto nel Lodo Alfano e questa critica non significa non avere rispetto. È uno stimolo a essere più custode della Costituzione e della democrazia del nostro Paese”.

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