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Anziana cacciata dal Condominio Solidale, scoppia la polemica

Il Comune di Biella: “Ha violato il regolamento nonostante i nostri continui richiami“. L’opposizione insorge e punta il dito.

Cari amici,

In questo periodo sto vivendo personalmente dei casi in cui le regole si scontrano con la realtà.

E’ molto triste vedere come lo Stato non abbia più il potere di fare i soldi, per distribuirli a chi ha bisogno con sussidi e pensioni.

Leggo con timore notizie di norme che vogliono portare ancora “riforme” che servono a trovare soldi che non ci sono più, e limitare diritti che non si possono più pagare.

Assisto condomini sempre più poveri e soli, che lottano con la vita come riescono, e passano il tempo a scannarsi l’ un l’ altro per un tozzo di pane.

Ed io sono solo un povero amministratore di condominio, e non posso fare nient’ altro che spiegare una realtà triste, che sussiste anche a mio danno.

….ma oggi è domenica, c’ è il sole, ….non ci voglio pensare troppo. …come sempre ci penserà Dio a sistemare le cose.

Fulvio Feraboli scrive…

L’anziana invalida, 68 anni vive da una settimana per strada perché non ha un tetto dove ripararsi, riscaldarsi, ora che l’autunno assume posizioni sempre più rigide. Il Comune di Biella ha preso una posizione “scomoda” dettata dal regolamento per gli inquilini della “Casa Anziani”, situata in piazza Molise al Villaggio Lamarmora, che parla chiaro: “Vietato ospitare altre persone negli appartamenti“. In questo caso, l’anziana donna è rea di aver accolto tra le sue mura, il figlio anch’essi senza casa.

Il fatto non è passato inosservato. Fratelli d’Italia ha presentato una mozione e un’interrogazione. “Non si tratta nemmeno più di centrodestra o centrosinistra: la nostra città non può essere guidata da persone talmente insensibili al grido di dolore e alla richiesta di aiuto degli italiani e decisamente occupate solo ad una operazione di solidarietà a senso unico verso il mondo dell’immigrazione.

I servizi sociali di Biella sono ormai evidentemente fuori controllo e prevale una forma di atteggiamento burocratico che non esitiamo a definire criminale nella totale assenza del controllo politico” si legge nella nota di Andrea Delmastro.

Anche Michele Mosca della Lega Nord prende posizione, riconoscendo la rigidità del regolamento del Condominio Solidale e chiedendo l’intervento di Emanuele Ramella Pralungo: “Auspico che il Presidente della Provincia che ha predisposto un piano di accoglienza diffuso voglia dedicare qualche minuto del suo tempo per concordare con il il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile l’immediato trasferimento della Signora Ramella, allontanata dal “condominio solidale”, presso i locali della caserma di Via Gersen.

Sarebbe un gesto di grande valore nei confronti di una biellese che è stata messa alla porta da una interpretazione troppo rigida di un regolamento, mentre si concede sempre la massima tolleranza nei confronti di quei migranti che compiono gesti di vandalismo e intolleranza nonostante siano ospiti a casa nostra“.

L’Assessore ai Servizi Sociali, Francesca Salivotti precisa la posizione del Comune: “E’ chiaramente una posizione difficile, il condominio di piazza Molise è una struttura che può ospitare solo persone che partecipano ad un determinato progetto che aiuta persone a rischio solitudine. Il regolamento parla chiaro e non si possono fare eccezioni altrimenti non avrebbe più senso il progetto.

E’ una situazione che va avanti da mesi e la donna è stata più volte richiamata dal personale del Comune e della cooperativa spiegandole cosa sarebbe andata incontro. Ci tengo a precisare che le abbiamo trovato una soluzione per la notte nell’appartamento di prima accoglienza in via Rosselli che fa capo all’Iris. Durante il giorno non può restare ma in caso di necessità può sempre rivolgersi a noi“.

http://www.ilperiodicodibiella.com/news/?p=24245

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