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25 marzo; Santoro per la libertà di informazione

Cari amici,

tra due giorni si tenterà di aprire una piccola breccia in favore della libertà di informazione.

Spero con tutto il cuore che questa iniziativa editoriale avrà un successo rilevante di pubblico, perchè a mio giudizio c’ è bisogno che la gente “si svegli”.

Conosco moltissima gente che si alza dormendo, va al lavoro dormendo, mangia dormendo, si informa dormendo e non si sveglia mai.

La città di Milano è piena di sonnambuli che girano e lavorano senza senso.

Mi impressiona vedere così tanta indifferenza e insoddisfazione.

Questa società ci costringe alla solitudine e ci schiaccia il pensiero assillandoci con prodotti e servizi inutili e con i debiti che sono il nostro costante pensiero.

Sapremo mai liberarci da questa oppressione?

…speriamo!

Per ora accontentiamoci di diventare protagonisti per una notte:
http://www.raiperunanotte.it

Corriere della sera

MILANO – «Siamo giornalisti schierati, sì, dalla parte del pubblico». Ha esordito così Michele Santoro nel presentare Rai per una notte, lo speciale contro «la serrata pre-elettorale in tv» (la definizione è di Marco Travaglio) che si terrà il 25 marzo alle 21 al Paladozza di Bologna. «Andremo in onda per riaccendere l’informazione che è stata spenta – ha detto il conduttore di Annozero durante la conferenza stampa presso la sede della Fnsi -. Per la prima volta si potrà parlare dello sciopero bianco degli abbonati della Rai, privati dei loro programmi che cercheranno in tutti i modi di rivedere. Da Bologna racconteremo quello che ci è accaduto realmente in questi giorni perché non è stato fatto con chiarezza».

L’evento, che sarà trasmesso da radio, siti, piazze e tv (tra cui anche Rainews 24), sarà seguito in diretta da Corriere.it. In scaletta, oltre al ritorno di Daniele Luttazzi (il giornalista di Annozero lo ha sottolineato con orgoglio), anche un’intervista a Roberto Benigni. Rai per una notte sarà un «avvertimento democratico al Paese» contro la «costrizione al silenzio», ha sottolineato Santoro: battendosi per il diritto all’espressione e all’informazione, in fondo «ci si batte anche per Silvio Berlusconi e per il Pdl». «Ci battiamo per tutti, anche per Berlusconi che non sarà in trasmissione per sua scelta: sono felice di aver dato vita a questa iniziativa», ha spiegato il giornalista. «Qualunque scelta faranno in futuro – ha aggiunto – il silenzio sarà spezzato, non si potrà mettere a tacere l’informazione». «Racconteremo cose che altri non raccontano, perché il racconto della nostra storia non è stato fatto dagli altri mezzi di comunicazione» è la promessa di Santoro, ospite con il vignettista Vauro e con Marco Travaglio della Fnsi. Secondo Travaglio, «l’editto» del Cda della Rai sta solo a significare che «il re della tv ha paura delle telecamere. È una scena da Hitler nel bunker, forse sta per saltare il tappo e io sarei felice se accadesse quanto prima». Ma «a differenza dell’editto bulgaro, questa volta una reazione c’è stata» ha detto Travaglio, facendo riferimento al «grande contributo della Rete».

SOTTOSCRIZIONI – Santoro ha poi spiegato che la trasmissione del 25, organizzata dopo il blackout deciso dal Cda della Rai, costerà 130mila euro complessivi: ci lavoreranno gratuitamente un centinaio di persone e l’evento è stato reso possibile dal contributo volontario di 50mila sottoscrittori.

OSPITI – Al Paladozza, oltre ai molti giornalisti e conduttori, non ci saranno politici e neanche Bruno Vespa, che «pur invitato, non parteciperà». «Dal nostro punto di vista la cosa più importante – ha sottolineato Santoro – è che quanta più gente guardi questa manifestazione-trasmissione». A Bologna saranno presenti Giovanni Floris, Gad Lerner, Morgan, il Trio Medusa, Daniele Luttazzi, Antonello Venditti, Elio e le Storie Tese, Piovani, Filippo Rossi di Fare Futuro, Riccardo Iacona, Barbara Serra e Giulia Innocenzi. In forse i contributi di Milena Gabanelli e Sabina Guzzanti.

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