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Per il Financial Times, Berlusconi non può governare

Cari amici,

Mi sembra che si stia facendo il possibile per far passare sotto silenzio la manifestazione avvenuta il 5 dicembre.

Tantissime persone, senza alcuna rappresentanza politica, hanno manifestato il loro disappunto verso un uomo di potere chiacchierato, che fa di tutto per tenersi incollato al potere.

Mi impressiona che non esistano contromisure istituzionali che possano risolvere questa situazione incredibile.

All’ estero ci osservano con un espressione di stupore e di commiserazione, e ormai anche i principali giornali sperano che i giorni del premier siano contati.

Chi, a mio giudizio, sta perdendo di più politicamente è lo stesso Pdl, che si sta dimostrando sempre di più una scatola vuota al servizio dei voleri del “capo”.

Questa posizione di stallo è a danno di tutti noi, che siamo costretti a guardare il premier costretto a difendersi da accuse sempre più gravi, cercando di salvare sia la faccia, sia il potere.

….ma quando finirà?

La repubblica

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Il Financial Times su Berlusconi “Non può governare l’Italia”
LONDRA – Dopo l’editoriale di venerdì scorso dell’Economist, l’autorevole settimanale globale britannico, che gli ha chiesto di dimettersi, stamane anche il Financial Times, più importante quotidiano finanziario d’Europa, afferma che Silvio Berlusconi “non può governare l’Italia”. In un commento non firmato nella pagina degli editoriali, espressione della direzione del giornale secondo lo stile della stampa anglosassone, il quotidiano della City afferma che il premier italiano è stato a lungo in grado di restare a galla a dispetto delle controversie che lo circondano; “ma le cose adesso, finalmente, stanno diventando serie per il Cavaliere”, osserva l’articolo.

Il FT ricorda che nei giorni scorsi Berlusconi è stato accusato in tribunale da un mafioso pentito di avere avuto legami con Cosa Nostra nel mezzo della campagna di attentati dei primi anni ’90, accuse negate dal primo ministro ma che “ciononostante mettono in rilievo i suoi legami con Marcello Dell’Utri, un suo stretto collaboratore che sta facendo appello contro una condanna a nove anni di prigione per associazione mafiosa”. Il quotidiano londinese elenca quindi gli altri processi che gravano sul leader del Pdl: quello per la corruzione dell’avvocato inglese David Mills, uno riguardante Mediaset, a cui si somma la richiesta di ancora un’altra corte di giustizia del pagamento di una garanzia bancaria sui 750 milioni di euro che la Fininvest è stata condannata a pagare come risarcimento alla Cir di Carlo De Benedetti per la controversa battaglia sull’acquisizione della Mondadori.

“Berlusconi è sotto assedio”, riassume il Financial Times. Ai suoi problemi giudiziaria si aggiungono la richiesta di sua moglie di un accordo di divorzio “punitivo”, la “grande dimostrazione” di protesta del No Berlusconi Day e il fatto che “perfino il suo alleato, Gianfranco Fini, un possibile successore, è stato sentito dire che Berlusconi confonde la leadership con la monarchia assoluta”.

“E’ prematuro dare per spacciato questo scaltro uomo politico, ma sta pattinando su un ghiaccio sottile”, conclude l’editoriale. “La lamentela da lui spesso citata secondo cui non può governare e al tempo stesso affrontare una serie di casi in tribunale contro di lui è sicuramente giusta. Il suo governo sta cominciando a trascorrere più tempo a fare i conti con i problemi di Berlusconi che con quelli del paese. Le dure decisioni necessarie per riformare l’economia e le istituzioni italiane non verranno prese finché egli rimane primo ministro”.

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