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Maxi truffa USA: Clonate 40 milioni di carte di credito

Maxi truffa negli Usa: clonate 40 milioni di carte di credito
USA: Scoperto il più grande caso di furto di identità di tutti i tempi

Cari amici,

C’ è chi dice che le carte di credito sono sicure, ma i fatti dimostrano che non è vero.

La rete è per sua natura collegata, e non è concepita per avere porte inespugnabili.

Ogni informazione, per quanto riservata sia, prima o poi si trova.

Esiste una sorta di guerra permanente tra gli informatici “buoni” che proteggono il valore delle carte di credito, e gli informatici “cattivi” che cercano di violare i sistemi di sicurezza che proteggono il valore custodito.

Già, perchè noi uomini ci siamo ridotti a inventare riserve di valore “virtuali”.

Il valore ce lo inventiamo in borsa, lo custodiamo nelle carte di credito e lo bruciamo nelle bolle finanziarie.

Se ci guardassero dal cielo si stupirebbero di quanto siamo stupidi!

Corriamo come dei pazzi per avere più valore rispetto agli altri.

Ciò che ci interessa è il “guadagno” …..e siamo disposti quasi a qualunque cosa per averlo.

La giustizia è solo un punto di vista! L’ economia anche!

La finanza è come una pistola: Chi ha i soldi li impiega per averne sempre di più e lasciarne sempre di meno agli altri.

Già, perchè il valore complessivo delle cose è definito, certo!
Ciò che rimane incerto è soltanto la sua valutazione ….il suo valore attuale.

Pertanto, è solo il valore attuale che cerchiamo di prendere e conservare!

….come chi cerca di conservare l’ acqua del mare dentro una bottiglia!


Il sole 24 ore

È già stato definito il più grande caso di furto di identità di tutti i tempi. Negli Stati Uniti 11 persone sono state arrestate per aver messo in piedi un sistema capace di sottrarre codici di carte di credito e altri dati sensibili da internet. Le vittime del furto di identità, stando alle prime informazioni, sono oltre 40 milioni. Un numero mai visto prima. «È il più complesso ed esteso caso di furto d’identità che abbiamo mai affrontato», ha commentato il procuratore Michael Mukasey che ha seguito il caso.

Gli hacker hanno bucato i sistemi informatici di grosse catene di negozi, come i media stores Barnes and Noble e altri importanti gruppi. Una volta rubati i dati sensibili gli hacker li giravano su dei server in Europa. Non ci sono ancora informazioni precise sulla reale entità del danno subito dal circuito bancario in seguito a questa maxi-truffa. Gli inquirenti hanno comunque fatto sapere che le perdite, tra banche negozie e privati sono state “molto estese”. E i derubati potrebbero non essere solo cittadini americani. Sotto attacco infatti è finito anche la grossa catena di negozi di abbigliamento Tjx, che ha sedi anche in Irlanda, Inghilterra e Germania.

Gli arrestati sono tre cittadini americani e altri di nazionalità cinese, ucraina, estone e bielorussa. Alle indagini hanno collaborato anche polizie e autorità in tutto il mondo. Negli Usa, il furto di identità genera ogni anno perdite consistenti (le stime parlano di diversi miliardi di dollari). Nel 2006 l’amministrazione Bush ha istituito una task force ad hoc, che comprende 17 tra agenzie e dipartimenti federali.

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