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La Biblioteca del condominio

Bellissima idea a Milano: nasce la biblioteca di condominio. Manuale fai-da-te per costruire la vostra personale biblioteca di condominio: prendete una portineria in disuso, aggiungeteci degli scaffali, l’Ikea ne ha di ogni forma e dimensione, mettere qualche poltroncina comoda da lettura, procuratevi una macchinetta automatica del caffè e il gioco e fatto. Per quanto riguarda il ruolo del bibliotecario, saranno gli stessi condomini a rotazione a darsi i turni per gestire tutti i libri ivi contenuti.

Non stiamo scherzando, è quanto sta succedendo proprio a Milano: in un condominio sito in via Rembrandt 12 le 72 famiglie che vivono sugli otto piani del palazzo si sono armati di schede e registri, con tanto di segnalazione di volumi in prestito e scadenze di restituzione, per creare la prima biblioteca di condominio italiana.
Roberto Chiappella, 66 anni, sesto piano racconta da dove nasce questa singolare idea: ‘Tutto è nato per caso tre mesi fa quando abbiamo trovato una decina di libri praticamente nuovi buttati per terra accanto a un bidone della spazzatura’. E’ un vero e proprio crimine buttare via dei libri, nuovi o usati che siano ed ecco che questi volumi sono stati amorevolmente trasportati al sicuro nel vecchio bilocale della custode, sito al pianterreno.
Il locale era vuoto ormai da tempo, visto che un’assemblea condominiale aveva stabilito di ridurre le spese assumendo un portinaio a mezzo servizio. Ecco così diventare la casa temporanea di questi volumi. Da qui nasce poi l’idea brillante: ‘Nei condomini ci sono dinamiche strane che tutti conosciamo si può vivere per anni a pochi metri di distanza senza scambiarsi nemmeno una parola. Volevamo tutti trovare anche il modo di condividere qualcosa, di avere uno spazio per socializzare’.
E diciamocelo: hanno avuto veramente un’idea geniale. A quanto pare la decisione di far nascere una biblioteca condominiale è stata presa all’unanimità, a questi primi dieci volumi se ne sono aggiunti presto altri. E i condomini hanno già in mente il passo successivo: aprire la biblioteca all’intero quartiere. Al momento la biblioteca ospita poco più di 1000 libri, arrivati tutti tramite il passaparola fra i vicini. Per prendere un libro in prestito è sufficiente scrivere il proprio nome nel quaderno verde dei prestiti e può tenerlo per tutto il tempo necessario alla lettura, esattamente come in una normale biblioteca.
Ma i condomini sono più ambiziosi, vorrebbero per esempio aggiungere anche una videoteca per bambini in modo da diffondere maggiormente l’amore per la cultura. In realtà, andando a spulciare in rete, si scopre che questa idea della biblioteca condominiale qualcun altro ce l’aveva già avuta. Per esempio l’anno scorso pare che gli architetti di New York si fossero resi conto che i papabili acquirenti avrebbero maggiormente gradito una libreria/biblioteca annessa al loro palazzo piuttosto della classica piscina.
A questo proposito, lo scrittore Philippe Daverio aveva affermato: ‘Dagli anni Settanta in poi, con l’AT&T Building di Philip Johnson, gli Stati Uniti hanno scoperto l’utilità di aggiungere arte e cultura agli immobili. L’idea di condividere piaceri in uno stesso luogo è simbolo dell’esclusività di alcuni condomini di Park Avenue, dove si entra solo dopo approvazione unanime dei residenti, e al tempo stesso di uno spiccato spirito collettivo. Nella nostra cultura individualista non vedo grandi sbocchi per idee come queste’.
Se date uno sguardo alle foto della nostra gallery, troverete gli scatti dell’inaugurazione della prima biblioteca di condominio italiana fatti da Diana De Marchi. A proposito: potrei aprire al condominio la mia di libreria personale, più di mille libri già ce li ho, anche se forse sono un po’ tutti di settore. I nostri più sentiti complimenti a questi condomini, siete un esempio da imitare.
http://www.apollodoro.it/articolo/milan … oto/13107/

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