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Jackpot: Abbiamo vinto, l’ Italia è salva!

Vinto a Catania il jackpot da 100 milioni
Il ‘6’ mancava da 6 mesi e 77 concorsi

Febbre da Superenalotto: dal 2004 lo Stato ha incassato 5 miliardi di euro

Cari amici,

A Catania un poveretto ha vinto ben 100 milioni di euro!

Provo compassione per lui e per la sua famiglia.

La sua vita non sarà più quella di prima! La sua porta d’ ora in poi sarà affollata da gentaglia, la quale con ogni scusa si presenterà con in mente solo una idea fissa: Vendere qualcosa e/o spillare quanti più soldi che si può.

Mi stupisce la folla scesa in piazza a festeggiare la vincita.

Centinaia di persone riunite a ballare e a bere insieme in rito collettivo di “liberazione”, dopo un’ attesa durata settimane….

Non riesco ad immaginare quanti milioni di euro siano stati buttati nelle giocate, al fine di consentire a questo signore sconosciuto di accollarsi questo fardello di 100 milioni di Euro!

Chissà se le persone che festeggiavano in piazza erano consapevoli dei soldi perduti giocandosi la loro speranza di vincita.

Anni fa ho voluto provare questa esperienza:

Allora lavoravo vicino al duomo di Milano: Durante la pausa pranzo ho acquistato un biglietto di una superlotteria da un cieco, l’ ho conservato in tasca per mezzoretta immaginando di essere diventato ricco, e poi l’ ho strappato e l’ ho buttato via.

Ancora adesso quando ci penso rivivo le emozioni che ho provato quel giorno, ma confesso che sono stato vigliacco, e non ho vissuto tutte le emozioni che potevo vivere per paura: Infatti non mi sono segnato il numero “vincente” prima di buttare il biglietto, perchè avevo paura di vivere l’ emozione che avrei provato durante l’ estrazione dei biglietti di quella lotteria.

Perchè solo di emozioni si tratta!

Le emozioni sono fabbriche di sogni, i quali producono desideri che vengono manipolati da gentaglia scaltra e cattiva, al fine di convincerci a “comprare”.

Se impariamo ad essere consapevoli di questo meccanismo siamo salvi, e potremo immaginare strade alternative per utilizzare il nostro denaro.

Io consiglio di investire nelle relazioni, e non nelle cose.

I soldi producono molto più valore se vengono spesi “collettivamente” e in modo organizzato.

Al posto di buttare i soldi regalandoli a gente che ruba i nostri sogni, possiamo pensare di creare valore per noi imparando a spendere bene innanzitutto il nostro tempo, al fine di creare buone relazioni che ci diano sicurezza vicino a casa nostra, nel nostro quartiere, nella nostra piccola città.

Corriere della Sera

ROMA – Del fortunato non si conosce ovviamente il nome ma si sa per certo che è di Catania, o quanto meno ha giocato lì, e precisamente nel punto vendita Giunti in via Mario Rapisarda 418, in un quartiere popolare periferico vicino alla chiesa della Sacra Famiglia. Finisce così la «febbre» che per settimane ha contagiato gli italiani: il ‘6’ da 100 milioni e 756mila euro di euro vola verso la Sicilia. Si tratta della vincita più alta nella storia del Superenalotto e in assoluto nei giochi in Italia. Altre due vincite hanno superato i 70 milioni di euro: quella del 4 maggio 2005 a Milano con 10 appassionati che giocarono un sistema da 126 euro che fruttò loro oltre 71,7 milioni e quella del il 19 maggio 2007 a Capanni di Savignano sul Rubicone (Forlì) che a un singolo giocatore ben 71,4 milioni. Il ‘6’ mancava da 6 mesi e 77 concorsi.

CACCIA AL VINCITORE – Intanto un migliaio di persone si sono radunate e stanno festeggiando davanti alla tabaccheria Giunta, nella periferia di Catania. E si è aperta la caccia al vincitore. «Non so chi ha vinto, ma spero tanto che si ricordi di noi – dice Domenico Giunta, 53 anni, titolare della ricevitoria -. Non so che tipo di sistema o di giocata sia quella vincente perché non posso aprire il negozio per problemi di sicurezza. C’è troppa gente. Nelle ultime settimane abbiamo raddoppiato il numero delle giocate, anche dei ragazzini hanno comprato le schede. Ha giocato così tanta gente che è impossibile dire chi è il vincitore, ma spero tanto che questo si ricordi di noi che gli abbiamo portato fortuna». E il sindaco Raffaele Stancanelli: «Mi auguro che si tratti di una vincita effettuata da più giocatori e che provengano dai quartieri più poveri di Catania. Spero che il fortunato vincitore, così come avviene in altri Paesi, per esempio negli Usa, senta il dovere morale di fare qualcosa per la comunità».

GLI ALTRI PREMI – Non solo: è stato centrato anche un ‘5+1’ da 3.757.199,25 euro a Milano, nella Caffetteria 2000 in via Varesina 35. Alle 77 giocate che hanno centrato il ‘5’ vanno 36.596 euro ognuna, alle 26 che hanno azzeccato il ‘4 Stella’ 33.378 euro. Per il prossimo concorso il ‘6’ riparte da 20 milioni di euro. Ed ecco i numeri vincenti: 7 – 20 – 21 – 74 – 75 – 81. Jolly: 33. Superstar: 10. Anche l’Erario ne esce vincitore: dal 2004 ad oggi il concorso ha fatto confluire nelle casse dello Stato circa 5 miliardi di euro. «Dalla nascita del Superenalotto, grazie al concorso in Italia ci sono oltre 400 nuovi milionari. Tante infatti sono state le vincite, tra 6, 5+1 e 5 Stella che hanno toccato e superato il milione di euro» spiega Agicos, l’agenzia di stampa concorsi e scommesse. Quest’anno sono stati 15 i neomilionari.

ESPOSTO CODACONS – Non tutti però apprezzano il fenomeno. Sul tavolo del Procuratore capo della Repubblica di Roma è finito l’esposto presentato dal Codacons, in cui si chiede il sequestro del jackpot, divenuto oramai eccessivamente «pericoloso». «Dopo l’esposto presentato martedì – spiega il presidente Carlo Rienzi – il nostro ufficio legale sta studiando la possibilità di intentare una class action in favore dei giocatori rovinati dal Superenalotto, non appena entrerà in vigore la legge sulle azioni collettive. Si pensi a tutti coloro che, nella speranza di vincite stratosferiche, hanno già speso tutto lo stipendio o la pensione di ottobre puntando cifre elevate, e si ritrovano ora con il portafogli vuoto e bollette, rate e mutui da pagare. Conservando le ricevute di tali giocate – prosegue Rienzi – i cittadini rovinati dal Superenalotto potranno adire all’azione legale attualmente in fase di studio, sostenendo in Tribunale come il gioco si sia trasformato in qualcosa di troppo simile al gioco d’azzardo, a causa del montepremi eccessivamente elevato rispetto a un principio di legalità secondo cui un concorso a premi legato esclusivamente all’alea non può mettere in palio un premio in denaro così sproporzionato. Ad aggravare la situazione – conclude il Codacons – anche la presenza di cartelli pubblicitari posti nelle rivendite, che «incantano» i cittadini richiamando il maxi-jackpot, inducendoli così ad effettuare giocate».

COSA FARE CON 100 MILIONI – Polemiche a parte, come si possono spendere 100 milioni di euro? Per chi non avesse idee, eccone un paio. Quasi 7.000 metri quadri, 29 camere da letto, 40 bagni, 6 dependance, 3 piscine ed una sala per le proiezioni cinematografiche. È in vendita a Beverly Hills la magnifica villa che ha ospitato alcune famose scene del capolavoro di Francis Ford Coppola, «Il Padrino». Se siete amanti della trilogia dedicata alla famiglia Corleone e avrete la fortuna di centrare il «6» del Superenalotto, potrete realizzare il vostro sogno: l’offerta (il Jackpot in palio) e la domanda combaciano a 100 milioni di euro tondi. Sempre rimanendo in ambito cinematografico, con la stessa cifra si potrebbe finanziare l’intera produzione di «Pompei», kolossal movie ispirato all’eruzione del Vesuvio del 79 d.c che seppellì diverse città campane. Il progetto al momento è in fase di stallo, ma un eventuale neomilionario cinefilo potrebbe dare una scossa significativa alla produzione e decretare il via alle riprese. E se il vincitore non fosse appassionato di cinema, può sempre provare ad entrare nella cordata Alitalia. Con tanta liquidità sarà sicuramente il benvenuto.

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