Go to Top

Il petrolio riparte sopra quota 80$

Cari amici,

salutiamo l’ Europa che riparte in “deciso rialzo”!

Gli operatori di borsa mi sembra che vivano in mondo ovattato e “fatto per loro”.

L’ umanità vorrebbe essere ascoltata, il mondo sta collassando a causa del nostro cosiddetto “progresso economico”, ma lor signori riaprono in “deciso rialzo”.

Il giornalista del sole 24 ore, quando tratta di quotazione del prezzo del petrolio è esilarante!

A suo giudizio “Le quotazioni del greggio sono risalite sopra 80 dollari spinte dalle minacce di un taglio delle forniture all’Europa lanciate dall’Iran durante il fine settimana. La pressione rialzista é stata controbilanciata dal rallentamento della produzione industriale cinese superiore alle attese”.

80$ al barile, per l’ economia mondiale, è già un prezzo altissimo, eppure è ancora estremamente moderato!

Il greggio è una materia prima che non ha più un futuro possibile, perchè ogni giorno diventa più scarsa, costosa e difficile da trovare.

Questo semplice concetto i nostri politicanti si guardano bene dal raccontarlo, perchè non hanno la benchè minima idea di come rimediare a questo problema.

E i giornalisti, dal canto loro, a mio giudizio non so se sono più inconsapevoli o reticenti.

Ma noi che siamo praticanti della vita, abbiamo il coraggio di guardare negli occni la realtà, con il fine di fare il possibile per lasciare ai nostri figli un mondo vivibile.

Il Sole 24 ore

Apertura in deciso rialzo per le Borse europee nonostante la chiusura piatta di Tokyo e Wall Street, con gli investitori che tirano il fiato grazie alle indiscrezioni sul pacchetto di salvataggio per la Grecia. Parigi segna +0,93%, Francoforte +1,20% e a Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,97% e il Ftse All Share lo 0,84 per cento.

Questa settimana sarà ricca di avvenimenti economici, con la riunione della Bce giovedì e le cifre relative all’occupazione americana di febbraio venerdì, mentre oggi é in calendario negli Stati Uniti la comunicazione del dato sui redditi e spese personali, l’Indice fiducia economica Dow Jones per febbraio e l’Ism manifatturiero. A tenere banco sono però ancora la situazione greca e i timori relativi alla capacità di Atene di ridurre il deficit pubblico. In questi giorni sta prendendo forma un piano realizzato da Germania e Francia per aiutare la Grecia ma i termini e la tempistica restano sconosciuti. Secondo indiscrezioni, il governo tedesco avrebbe messo a punto una misura di intervento del valore di 5 miliardi, nell’ambito del progetto più complessivo di aiuto europeo da 25 miliardi.

Tornando ai listini, a Milano é ancora sotto i riflettori il Banco Popolare (+3,72%), dopo il balzo di venerdì, premiato dalla notizia relativa alla cessione di Factorit per 170 milioni e al collocamento del covered bond da 1 miliardo. Brilla Mediaset (+2,07%) seguita da Intesa Sanpaolo (+1,84%), Cir (+1,83%) e Unicredit (+1,72%). I realizzi colpiscono Parmalat (-0,70%) che la scorsa seduta aveva guadagnato oltre il 3% dopo la pubblicazione dei conti 2009 e le dichiarazioni del numero uno Enrico Bondi. Debole anche Geox (+0,10%). Sulla parità anche Mediolanum (+0,12%) dopo il +3,61% della scorsa seduta.
In Europa a Parigi balza Vivendi (+3,22%), che ha mostrato un utile netto in calo del 68,1% a 830 milioni e un incremento del 6,9% a 27,1 miliardi del giro d’affari. Debole Total (+0,37%), penalizzata dal giudizio di Bank of America che ha abbassato il giudizio da buy a neutral. A

Petrolio sopra quota 80$ in Asia

Le quotazioni del greggio sono risalite sopra 80 dollari il barile sui circuiti telematici asiatici, spinte dalle minacce di un taglio delle forniture all’Europa lanciate dall’Iran durante il fine settimana. Il Wti di aprile guadagna 50 cent a 80,21 dollari il barile, dopo il balzo di 1,49 dollari venerdì sera al Nymex. Il Brent sale di 53 cent a 78,12 dollari. La pressione rialzista é stata controbilanciata dal rallentamento della produzione industriale cinese superiore alle attese.

Lascia un commento