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Il condominio è un’ azienda

Il condominio è un azienda

Il condominio è un azienda, costituita da un insieme di procedure operative coordinate (Distribuzione della posta, manutenzione della caldaia, predisposizione del rendiconto consuntivo, pagamento delle fatture, sostituzione lampadine bruciate, etc…etc…), che sono organizzate dalle comunità residenziali per tre fini destinati a durare nel tempo:

Mantenere e, se possibile, aumentare il valore dei beni e dei servizi comuni;
Promuovere un ambiente solidale, cordiale, vivibile e a misura d’ uomo;
Controllare i professionisti, i tecnici, i fornitori e i dipendenti assunti, pagati in quanto necessari per perseguire i fini aziendali.

L’ amministratore è a servizio dell’ organizzazione del condominio, che gestisce con professionalità e competenza.

Amministrare significa gestire, governare, applicare le leggi o sovrintendere alla loro applicazione, disciplinare.

Deriva dal latino administrare, gestire, eseguire, realizzare, servire.

Tutto questo? SI, e anche molto di più.

Farlo bene, continuamente e migliorare, oltre a trovare le strategie giuste, tenersi aggiornati sul mercato, organizzare riunioni informative e motivanti, curare le pubbliche relazioni, …

Ma chi aggiorna, motiva, forma, gestisce, fa rispettare le regole all’amministratore?

L’ organizzazione del condominio! Precisamente il controllo interno della gestione condominiale.

L’ organizzazione del condominio

…. torniamo al punto senza divagare:

Un azienda si basa su relazioni coordinate verso obiettivi comuni.

Ma senza un’ organizzazione basata sul controllo interno, questi obiettivi comuni non si potranno mai realizzare, e tutto si baserà soltanto sulla buona volontà, la preparazione, e l’ onestà di chi si ritroverà a prendere le decisioni.

Proprio perchè i condòmini hanno un bisogno assoluto di organizzarsi, non ne possono cioè fare a meno; proprio per questo, chi governa il condominio, se agisce in mancanza di un sistema di procedure controllato, può imporre prezzi altissimi per i servizi di gestione erogati, per quanto questi possano essere scadenti.

Ossia, l’ amministratore di condominio in carica può permettersi di esigere e incassare altissime quote condominiali, mentre dall’ altro lato può permettersi di dare in cambio il minimo indispensabile in fatto di servizi, trattenendo e usando per sè la differenza tra le risorse incamerate e quelle erogate.

Così massimizza i profitti! E’ la legge della domanda e dell’ offerta in un regime monopolista!

Siccome gli amministratori di condominio sono imposti dalla legge, finora essi hanno agito con la piena libertà di poter imporre anche la propria organizzazione e il proprio sistema di procedure.

Proprio per questo motivo gli amministratori di condominio, spesso, sono inefficienti; sempre, sono potenzialmente in conflitto di interessi; occasionalmente, fuggono con i soldi della cassa comune.

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