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Bce "vede" che la crisi si sta aggravando

Bce: l’economia sta attraversando la recessione più grave da decenni
«Gli indicatori pubblicati negli ultimi tre mesi mostrano un aggravamento»

Cari amici,

Oggi il Corriere riporta un riassunto del bollettino mensile della Bce.

Come previsto, la crisi economica mondiale si sta aggravando, e le finanze pubbliche sono, in generale, sotto pressione perchè tutti i paesi che possono cercano di sostenere la domanda con investimenti pubblici.

In Italia abbiamo una situazione leggermente peggiore, rispetto a quella degli altri paesi UE, perchè abbiamo da sostenere anche gli interessi sul nostro debito pubblico.

Questa è la “brutta” situazione da affrontare!

A mio giudizio è evidente che le condizioni economiche di gran parte della cosiddetta classe media ed inferiore, nei prossimi mesi si aggraveranno.

Non credo che il governo saprà proporre dei rimedi opportuni per questa situazione; anzi credo che farà di tutto per nascondere la situazione reale con notizie eclatanti e molto “pompate” dai media, al fine di distogliere l’ attenzione dell’ opinione pubblica.

Consiglio per questo di organizzarvi in gruppi, trovando i modi più opportuni per creare valore con risparmi e acquisti collettivi.

In questa attività, la Community AziendaCondomìnio offre il suo aiuto e i suoi servizi gratuiti.

“Insieme” riusciremo a cercare il “meglio” per noi!

Da soli, a mio giudizio, non abbiamo speranze di farcela.

Corriere della sera

MILANO – L’economia mondiale «sta attraversando la più grave recessione da molti decenni», avverte la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile. L’istituzione monetaria rileva che «gli indicatori pubblicati negli ultimi tre mesi mostrano un aggravamento e una maggiore sincronizzazione della contrazione dell’economia internazionale», dopo che già a fine 2008 la debolezza dell’attività reale si era aggravata a ricaduta «dell’intensificarsi della crisi finanziaria». Un quadro che si riflette nell’aggiornamento delle previsioni dei tecnici della Bce, che per il 2009 prevedono una pesante recessione dell’area euro, tra il meno 3,2% e il meno 2,2% in termini di Pil. «Le prospettive per la domanda estera di beni e servizi dell’area euro restano fosche».

TITOLI PUBBLICI – La Banca centrale europea mette in guardia da «un forte deterioramento» delle finanze pubbliche nei paesi dell’area euro, a riflesso sia della crisi economica che delle contromisure adottate, e sprona i governi a «tornare il prima possibile a solide posizioni di bilancio». Deterioramento “diffuso”, osserva l’istituzione monetaria nel suo ultimo bollettino mensile, tanto che “è probabile” che per il 2010 il rapporto tra deficit di bilancio e Pil superi la soglia del 3 per cento in ben dieci dei sedici paesi dell’area. Una deriva che mette a repentaglio la generale fiducia sulla sostenibilità dei conti pubblici e che si riflette nei crescenti differenziali di rendimento (spread) dei titoli di Stato di vari paesi rispetto a quelli della Germania.

ITALIA – Anche l’Italia è tra i paesi che «supereranno quest’anno il valore di riferimento del 3% del rapporto deficit/Pil rimanendone al di sopra nel 2010» spiega la Bce . Nelle stime dell’Eurotower, infatti, il nostro paese, insieme a Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Portogallo e Slovenia sforerà sia quest’anno che nel 2010 (ad eccezione della Slovenia) il tetto del rapporto deficit-Pil richiesto dal Patto di stabilità. Belgio, Germania, Austria e Slovacchia dovrebbero unirsi alla lista nel 2010.

COMMERCIO E PROTEZIONISMO – Il commercio internazionale ha patito «un crollo» negli ultimi mesi e la Banca centrale europea rileva che è «improbabile» una ripresa nel breve orizzonte. In questo quadro nel suo ultimo bollettino mensile l’istituzione monetaria rilancia le esortazioni a evitare misure protezionistiche, che rischierebbero di rallentare ulteriormente una ripresa già incerta e «prolungare e rafforzare il rallentamento globale». Negli ultimi tre mesi del 2008 «nel complesso, l’interscambio mondiale è diminuito del 6% dal periodo precedente – si legge -. Il recente crollo dell’interscambio mondiale riflette in primo luogo la simultanea e consistente contrazione della domanda globale».

INFLAZIONE – Secondo la Bce l’inflazione di Eurolandia andrà temporaneamente sotto zero a metà anno, e una graduale ripresa ripresa dell’economia dei Sedici dovrebbe vedersi nel 2010.

ISTAT – Intanto arriva la conferma che il Pil italiano nel 2008 è sceso dell’1%. Lo conferma l’Istat, spiegando anche che l’effetto trascinamento dei dati sul Pil di quest’anno – vale a dire, il dato che si avrebbe qualora la crescita 2009 fosse nulla – è dell’1,9%.
Sempre nel quarto trimestre dell’anno, il Pil è sceso del 2,9% su base annua (dato rivisto da -2,6%), che si confronta col -1,3% del trimestre precedente, rivisto da -1,1%. In termini annui il dato sul Pil segna il risultato peggiore dal 1975. Il calo congiunturale segna in particolare il risultato peggiore da almeno l’inizio delle serie storiche nel 1980.

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