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Sospetta amministrazione

Sono proprietario di un’appartamento da 2 anni e nelle 4 assemblee a cui ho partecipato dopo un primo adattamento ho capito l’andazzo dell’amministratore, in quanto in questo stabile vivono pressochè persone anziane che poco se ne intendono di questioni condominiale e non hanno lo spirito di porre delle obiezioni.

La questione sta che circa due mesi fa ci fu un’assemblea straordinaria per discutere del rifacimento dell’ingresso.

L’ amministratore ci propose tre preventivi, descrivendoli a livello orale senza la possibilità di consultarli e io mi opposi in quanto dalla descrizione dei lavori c’erano cose inutili e costose e come me altri condomini che presero coraggio; nota che erano prezzi evidentemente gonfiati. e non abbiamo mai avuto la copia di nessun preventivo.

bè, morale della favola dopo circa un mese arriva la raccomandata con il verbale dell’assemblea in cui c’è scritto che c’è stata l’approvazione all’unanimita del preventivo. Purtroppo il presidente di quella assemblea era una signora anziana che firmò senza leggere cio che l’amministratore scrisse.

Ieri c’è stata l’assemblea ordinaria per l’approvazione del rendiconto, ed io e gli altri condomini che eravamo a quella assemblea abbiamo fatto presente che non è assolutamente vero che abbiamo approvato nessun preventivo.

Per tutta risposta l’ amministratore ci ha detto che ormai era tardi perchè aveva già affidato l’incarico alla ditta, e se anche l’ avessimo revocato rimaneva l’obbligo dl pagamento di una penale.

Che fare per annullare questa decisione ed avere dei preventivi onesti?

grazie fin d’ora per l’attenzione e scusate la lunghezza.

Mauro.

Ciao Mauro.

Se hai letto un po’ di articoli  della Community AziendaCondomìnio sei già a conoscenza dei problemi che affliggono le comunità residenziali di tutta Italia.

1) Non ci sono procedure che stabiliscano come devono avvenire le decisioni.

Così che l’ amministratore può permettersi (per esempio) di far apparire dei preventivi direttamente in assemblea, e commentarli dirigendo le decisioni dove gli conviene.

2) La legge attribuisce un potere enorme all’ amministratore, ed egli lo usa a suo vantaggio.

Nel tuo caso, ciò che ti conviene è scrivere una raccomandata A/R sia all’ amministratore, sia all’ azienda che è stata accreditata in assemblea per svolgere il lavoro, dichiarando che non è stato annotato sul verbale il tuo voto contrario, e anche quello di altri nel caso.

Nella stessa raccomandata puoi lamentare il costo eccessivo dell’ opera, e puoi chiedere ufficialmente di rifare l’ assemblea, ventilando in mancanza la nomina di un legale per difendere i tuoi interessi.

Forse la ditta incaricata non procederà all’ esecuzione dell’ opera.

STAI BENE ATTENTO DI NON ACCUSARE L’ AMMINISTRATORE.

I punti da scrivere sono SOLTANTO che non è stato registrato il tuo voto contrario e che a tuo giudizio il costo è eccessivo.

Per il futuro, ti consiglio di seguire le note operative della Community AziendaCondomìnio, per fare le cose bene, ed evitare guai, come quelli che hai scritto.

Ti copio di seguito una delle considerazioni più profonde scritte per la Community AziendaCondomìnio, perchè si adatta molto bene a questo caso:

L’ organizzazione del condomìnio è indispensabile ai condòmini e ai residenti per i servizi che essa produce (Manutenzione, amministrazione, convocazioni di riunioni, consulenza decisionale etc..etc..).
Proprio perchè i condòmini ne hanno un bisogno assoluto, non ne possono cioè fare a meno, proprio per questo, chi governa effettivamente il condomìnio, se agisce in mancanza di un sistema di procedure controllato, è in grado di imporre ai condòmini prezzi altissimi per i servizi dell’ organizzazione condominiale, per quanto questi possano essere scadenti.
Ossia, può permettersi di esigere e incassare altissime quote condominiali, mentre dall’ altro lato può permettersi di dare in cambio il minimo indispensabile in fatto di servizi, trattenendo e usando per sè la differenza tra le risorse incamerate e quelle erogate.
Così massimizza i profitti.
E’ la legge della domanda e dell’ offerta in un regime monopolista.

 

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