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In condominio, progetti di residenza solidale

In condominio, progetti di residenza solidale

Entrano nel vivo a Trieste due nuove sperimentazioni per l’inclusione sociale sostenute dall’Unione Europea per la ricerca di soluzioni abitative e di cura destinate agli anziani e alle persone con disabilità. Il tutto con l’obiettivo di rafforzare politiche e servizi già esistenti sul territorio, puntando sulle sinergie tra vari enti locali. L’annuncio è stato fatto oggi nel capoluogo regionale dai coordinatori delle sperimentazioni, i rappresentanti del Progetto Europeo HELPS (Innovative Housing and care for elderly and vulnerable people in Central European cities), di cui la Regione Friuli Venezia Giulia è capofila, a margine dell’avvio ufficiale dei lavori di un comitato locale che monitorizzerà le iniziative.

«L’incontro di oggi ha sancito la nascita di un Coordinamento unico nel suo genere, una Task Force denominata Local Support Group, che mette in rete i protagonisti locali del settore che promuovono le sperimentazioni sostenute tramite il Progetto HELPS e che ha il compito di programmare, monitorare, valutare e sviluppare delle nuove proposte nel campo dell’inclusione sociale – ha spiegato Giuseppe Bazzo, Direttore dell’Area servizi sociali e integrazione socio-sanitaria della Regione Friuli Venezia Giulia – Oltre al sostegno da parte dell’Unione Europea, utile al trasferimento di conoscenze, all’innovazione e alla sperimentazione su temi ritenuti prioritari, l’iniziativa testimonia il nostro impegno di puntare sempre di più sulla valorizzazione del capitale umano, sullo sviluppo di relazioni fiduciarie tra istituzioni e persone, che vanno dal consolidato rapporto tra gli enti locali e le altre regioni d’Italia e Europa, alla presenza attiva in numerose reti europee che si occupano di salute o in genere d’inclusione sociale“.

Riuniti dalla Regione Friuli Venezia Giulia, tramite la Direzione salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, i rappresentanti degli enti individuati per attuare le sperimentazioni del Progetto Europeo – Comune di Trieste, A.S.S. 1 Triestina, ITIS, Ater, Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin – hanno ribadito l’impegno per rafforzare il lavoro di rete, puntando sull’innovazione e su soluzioni integrate per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e disabili e quindi dell’intera città, scelta come modello innovativo per altre realtà europee. Durante l’incontro è stato osservato inoltre come l’esperienza sul territorio sia tale da porre sia Trieste che il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia delle politiche tendenti a integrare servizi sociali, assistenza sanitaria e utilizzo delle nuove tecnologie per promuovere l’autonomia e la vita indipendente nel proprio ambiente di vita delle persone anziane oppure con ridotta autosufficienza a beneficio della miglior qualità della vita della città nel suo complesso.

Concretamente, le sperimentazioni HELPS a Trieste si svolgeranno all’interno dei seguenti progetti:

“Condominio Solidale – ITIS”: E’ una forma abitativa innovativa, che prevede che le persone residenti possano fruire di una rete informale di sostegno e solidarietà, e di attività di supporto, attraverso la mediazione di una persona preparata professionalmente dall’azienda per i servizi alla persona, che fornisca un servizio di monitoraggio sociale e di promozione della prossimità. Il tutto anche tramite la creazione di un patto solidale fra le generazioni, essendo prevista la presenza nel condominio solidale di diverse tipologie di beneficiari, tra cui anche giovani e studenti.

“Montebello – Comune di Trieste”: Il progetto di sviluppo di comunità richiama una sperimentazione di domiciliarità avanzata nel nuovo complesso ATER di Montebello, teatro di un nuovo insediamento avviato da pochi mesi. Il Comune di Trieste e l’A.S.S.1 hanno già programmato degli interventi integrati anche grazie alla disponibilità di tre appartamenti e di uno spazio pubblico messi a disposizione dall’Ater, e attraverso la partecipazione attiva di associazioni quali la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin.

Per Gian Matteo Apuzzo, Project manager di HELPS: “l’ambizione è quella di rispondere alle sfide attuali legate al cambiamento socio-demografico, quali l’invecchiamento, la disabilità ed il rischio di esclusione sociale, incoraggiando politiche integrate e sinergie tra vari settori di competenza (salute, inclusione sociale, innovazione tecnologica), lavorando in rete e dando vita a modelli innovativi sia di progettazione sia di gestione di servizi. In questo senso la Regione e Trieste – ha aggiunto il Project Manager – sono già all’avanguardia per quelle che sono le priorità europee, e il progetto HELPS può dare un particolare contributo su temi quali l’ invecchiamento sano e attivo, la promozione della vita indipendente, la domiciliarità, la possibilità di rimanere più a lungo e con maggiore autonomia nel proprio ambiente di vita, come investimento per la qualità della vita di tutti”.

HELPS è un progetto europeo strategico di cooperazione transnazionale finanziato dal Programma Central Europe- http://www.helps-project.eu. L’iniziativa, di durata triennale (ottobre 2011-settembre 2014), vede il coinvolgimento del Friuli Venezia Giulia in qualità di capofila di un consorzio composto da 15 partner di otto paesi europei (Italia, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia, Ungheria) e prevede 8 azioni pilota in vari paesi (ad esempio accessibilità, costituzione di Info Point di quartiere, sviluppo di ICT per i servizi sociali, formazione, ecc.). In Friuli Venezia Giulia, tramite il progetto si lavora in particolare sui modelli pubblico-privato di gestione e finanziamento delle soluzioni abitative e le cure per gli anziani ed i gruppi vulnerabili, con un focus sullo sviluppo di comunità.
http://bora.la/2013/02/23/in-arrivo-a-t … o-sociale/

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