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Fini, un esempio di cultura politica

Cari amici,

Mi piace che esistono uomini che sanno lottare politicamente con dignità.

E’ necessario riconoscere che le critiche di Fini sono fondate, e spero che il Pdl sappia interpretare politicamente queste osservazioni, anche se scavalcano la leadership di Berlusconi.

Sono curioso di scoprire la fine di questa storia.

Ci sarà una scissione?

Ci sarà una composizione dei contrasti?

E Bossi che farà? Riuscirà a restare in equilibrio tra la mediazione e la rottura politica?

Perchè mi sembra evidente che Bossi e Fini sono incompatibili.

Non ho mai compreso come mai si siano alleati, poichè non hanno nulla che li unisce, e hanno tantissime opinioni fortemente divergenti.

…staremo a vedere!

Corriere della sera

ROMA – È un vero e proprio affondo contro il presidente della Camera (oltre che un avvertimento al capo del governo) quello che Umberto Bossi affida alle pagine della Padania all’indomani dell’infuocata direzione del Pdl, teatro dello scontro diretto in pubblico tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. «Siamo davanti a un crollo verticale del governo e probabilmente di un’alleanza, quella di Pdl e Lega» tuona il Senatùr, apostrofando il leader di Montecitorio come «invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie». «Io sono per la mediazione, certo, ma la gente del Nord, i leghisti, sono arrabbiatissimi, è un vero bombardamento di persone che non ne possono più di rinvii e tentennamenti» precisa poi il numero uno del Carroccio all’Ansa. «Noi vogliamo fare le riforme, i miei vogliono le riforme» aggiunge il Senatùr «e io devo interpretare le richieste della base, della gente che è stufa». «Non vogliamo – spiega – gettare benzina sul fuoco ma la gente del Nord è stufa marcia, basta ascoltare quel che dice la gente per strada o alla radio. Riforme subito!». Le questioni poste dal numero uno della Lega saranno probabilmente al centro di un faccia a faccia che potrebbe tenersi già in giornata tra Bossie il premier.

«FINI VECCHIO GATTOPARDO DC» – Nell’intervista alla Padania, Bossi accusa Fini di aver «rinnegato il patto iniziale» e di non aver fatto altro «che cercare di erodere in continuazione ciò che avevamo costruito». Per il capo della Lega, il presidente della Camera è «un vecchio gattopardo democristiano» che «finge di costruire, per demolire e non muovere nulla». «In questo modo ha aiutato la sinistra – incalza il numero uno del Carroccio – , è pazzesco. Anzi, penso che sarà proprio la sinistra a vincere le prossime elezioni, grazie a lui». Per Bossi «Fini è palesemente contro il popolo del Nord, a favore di quello meridionale», è «contro il nord e il federalismo. Per il centralismo dello Stato e il meridionalismo». E ancora «Berlusconi avrebbe dovuto sbatterlo fuori subito senza tentennamenti invece di portarlo in tv dandogli voce e rilievo».

LA ROTTA PER IL FUTURO – Bossi quindi traccia la rotta per il futuro: «Finita la stagione del federalismo, un concetto abbandonato, dobbiamo iniziare una nuova stagione, un nuovo cammino del popolo padano. Purtroppo oggi non ha più senso parlare di federalismo alla nostra gente che potrebbe sentirsi tradita da ciò che non siamo riusciti a fare. Una nuova strada ci aspetta e sarà una strada stretta, faticosa, difficile ma che potrebbe regalarci enormi soddisfazioni». «Saremo soli – conclude il leader leghista – senza Berlusconi. La nostra gente non digerirà facilmente la mancata conquista del federalismo e noi Lega, dovremo comportarci di conseguenza. Berlusconi quindi diventerà il vero e unico baluardo anticomunista del Paese e prevedo che raccoglierà molti consensi».

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