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Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

La verità sull’Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere
Il quadro esatto di come sta il paese. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla propaganda dei "poteri forti".

NEW YORK (WSI) – In questa pagina WSI pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell’economia italiana, aggiornato con i piu’ recenti dati statistici, macro-economici e di politica monetaria. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla massiccia propaganda mediatica di lobby (stato, politici, banche) che hanno interesse a non raccontare la verita’ agli italiani e puntano anzi a manipolare il consenso con strategie che beneficiano soltanto i "poteri forti", strozzando i cittadini e le piccole imprese. Preghiamo i lettori di aiutarci postando aggiornamenti e segnalazioni, corredate di fonte (autorevole) e link.

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– Debito pubblico: al marzo 2013, nuovo record a 2.034.763 miliardi di euro, a quota 130,3% del Pil, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;

– Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;

– Pil: l’agenzia S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l’Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%;

– Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;

– Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

– Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi).

– Sofferenze bancarie: a maggio 2013, secondo il rapporto Abi, le sofferenze lorde sono risultate pari ad oltre 135,7 miliardi di euro, 2,5 in più rispetto ad aprile 2013 (+22,4% annuo);

– Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi;

– Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa;

– Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

– Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;

– Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

– Disoccupazione: a giugno 2013 si attesta al 12,1%, dato peggiore dal 1977;

– Disoccupazione giovanile: il tasso nel segmento 15-24anni a giugno 2013 e’ salito al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali su maggio e di 4,6 punti su base annua;

– Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

– Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

– Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione

– Crollo produzione industriale: -17,8% negli ultimi dieci anni

Aggiornato: 11/8/2013
http://www.wallstreetitalia.com/article … apere.aspx

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