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Attuazione direttiva 2002/91/CE

Il mio amico Dario Hueller scrive………

Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia – entrato in vigore il primo gennaio 2006 ed applicato agli edifici di nuova costruzione e agli edifici oggetto di ristrutturazione.

Ai fini del presente decreto si definisce:

a) Edificio è un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l’ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti;

b) Edificio di nuova costruzione è un edificio per il quale la richiesta di permesso di costruire o denuncia di inizio attività, comunque denominato, sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto;

c) Prestazione energetica, efficienza energetica ovvero rendimento di un edificio è la quantità annua di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell’edificio, compresi la climatizzazione invernale e estiva, la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e l’illuminazione. Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengono conto della coibentazione, delle caratteristiche tecniche e di installazione, della progettazione e della posizione in relazione agli aspetti climatici, dall’esposizione al sole e dell’influenza delle strutture adiacenti, dell’esistenza di sistemi di trasformazione propria di energia e degli altri fattori, compreso il clima degli ambienti interni, che influenzano il fabbisogno energetico;

d) Attestato di certificazione energetica o di rendimento energetico dell’edificio è il documento redatto nel rispetto delle norme contenute nel presente decreto, attestante la presentazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell’edificio;

e) Cogenerazione è la produzione e l’utilizzo simultanei di energia meccanica o elettrica e di energia termica a partire dai combustibili primari, nel rispetto di determinati criteri qualitativi di efficienza energetica;

f) Sistema di condizionamento d’aria è il complesso di tutti i componenti necessari per un sistema di trattamento dell’aria, attraverso il quale la temperatura è controllata o può essere abbassata, eventualmente in combinazione con il controllo della ventilazione, dell’umidità e della purezza dell’aria;

g) Generatore di calore o caldaia è il complesso bruciatore-caldaia che permette di trasferire al fluido termovettore il calore prodotto dalla combustine;

h) Potenza termica utile di un generatore di calore è la quantità di calore trasferita nell’unità di tempo al fluido termovettore; l’unità di misura utilizzata è il kW;

i) Pompa di calore è un dispositivo o un impianto che sottrae calore dall’ambiente esterno o da una sorgente di calore a bassa temperatura e lo trasferisce all’ambiente a temperatura controllata;

j) Valori nominali delle potenze e dei rendimenti sono i valori di potenza massima e di rendimento di un apparecchio specificati e garantiti dal costruttore per il regime di funzionamento continuo.

Lunedì 27 marzo affronterò l’applicazione e l’ambito di intervento del presente decreto. Concludo, in questa terza parte, il discorso iniziato settimana scorsa in merito al fabbisogno energetico degli edifici passivi. In base a dati Istat, una famiglia di tre persone spende in media 1.320 euro l’anno per energia elettrica e riscaldamento. In una casa passiva, potrebbe arrivare a risparmiarne 1.122. La casa passiva è costruita con il versante più ampio in direzione est-ovest, con grandi finestre a sud per sfruttare al massimo il calore solare. Tutti i materiali garantiscono il massimo isolamento e la riduzione delle dispersioni di calore. In sintesi, e in modo indicativo, si possono individuare gli elementi base della costruzione di un edificio a tecnologia passiva:

FONDAMENTA
Sono in muratura di cemento con aggiunta di vetro cellulare, che ha effetto isolante.

FINESTRE
Hanno vetri doppi o tripli e infissi altamente isolanti. Alla base delle finestre ci sono scambiatori di calore ad alta efficienza, per attuare un costante ricambio d’aria e un’eccellente qualità dell’aria interna (Aldes).

MURA
Le pareti del versante nord devono avere 20-40 centimetri di isolamento. Al loro interno sono inseriti pannelli termici o in schiuma mineralizzata.

SOFFITTO
In fibra di legno o con materiali isolanti (polistirolo lavorato o lana di roccia).

TETTO
Ha una inclinazione particolare: d’estate i raggi solari vengono frenati, d’inverno entrano nell’abitazione.

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