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Mediazione civile non ancora a regime

Il Ministero della Giustizia ha diffuso i risultati della rilevazione statistica al 31 marzo, con un numero di iscrizioni più alte

Con un documento pubblicato ieri sul proprio sito internet, il Ministero della Giustizia ha diffuso i dati sulle procedure di mediazione civile obbligatoria con analisi, in particolare, delle iscrizioni per materia, valore e geografia, durata delle procedure e confronto con la giustizia ordinaria.
La rilevazione, condotta dalla Direzione Generale di Statistica, fornisce le proiezioni nazionali sull’andamento della mediazione obbligatoria nel periodo compreso tra il 21 marzo 2011 e il 31 marzo 2012.

I dati, quindi, fotografano una situazione non pienamente a regime e con un impatto ancora ridotto delle nuove materie per cui è divenuto obbligatorio ricorrere preventivamente agli Organismi di mediazione.
Si ricorda, infatti, che le norme sulla mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali di cui al DLgs. 28/2010 sono entrate in vigore nel marzo 2010. Per la mediazione obbligatoria (art. 5, comma 1, del DLgs. 28/2010), invece, il Legislatore ha previsto due step diversi: marzo 2011 per le controversie in materia di diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari; marzo 2012 per le controversie in materia di condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti (art. 24, comma 1, del DLgs. 28/2010 e art. 2, comma 16-decies, del DL 225/2010).

Proprio tale ultimo step rappresenta il punto di arrivo di un percorso normativo fortemente voluto dal Ministero della Giustizia, come dimostrano anche i recenti interventi normativi e di prassi, rispettivamente, a modifica e a chiarimento del DLgs. 28/2010 e del DM 180/2010, volti perlopiù a valorizzare e a rendere ancora più efficace dal punto di vista operativo l’istituto della mediazione nel nostro ordinamento (cfr., in particolare, il DM 145/2011 e la circolare 20 dicembre 2011).

Le linee guida sulla mediazione sono attese entro la fine del 2012

Entro fine anno, poi, dovrebbero essere elaborate le linee guida sulla mediazione civile, oggetto di discussione da parte di Ministero della Giustizia e Sistema Conciliazione, associazione interprofessionale costituita da Unioncamere e dagli Ordini professionali delle principali categorie interessate alla mediazione – tra gli altri, commercialisti, avvocati e notai (si veda “Entro fine anno arriveranno le linee guida sulla mediazione civile” del 5 maggio 2012).

Dai dati statistici pubblicati si rileva, innanzitutto, un progressivo aumento delle iscrizioni alla procedura, con un netto incremento proprio nel marzo 2012, mese in cui – si è detto – la mediazione obbligatoria è divenuta operativa anche per le controversie relative a condominio e risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti. Si parte, tenuto conto degli iscritti rilevati, da un numero al di sotto della soglia di 4.000 unità per i mesi di marzo/aprile 2011, fino ad arrivare ad un numero decisamente superiore a 6.000 per il mese di marzo 2012 (se si aggiunge anche la stima degli iscritti per gli Organismi non rispondenti, i dati diffusi dal Ministero sono 5.070 per il mese di marzo/aprile 2011 e 12.175 per il mese di marzo 2012, per un totale di 91.690 unità). Inoltre, per effetto dell’introduzione delle ultime due materie obbligatorie, nei 10 giorni finali di marzo è stato registrato un forte incremento proprio con riguardo a tali controversie.
A livello geografico, le Regioni in cui si registra una più alta percentuale di iscrizioni sono Campania (15,7%) e Lombardia (11,4%), mentre le Regioni a mediazioni iscritte più basse sono Valle d’Aosta (0,2%) e Basilicata (0,7%).

Le materie per le quali si ricorre di più alla mediazione sono, in ordine: diritti reali (pari al 19,6%), locazione (12,4%), contratti bancari (9,4%), contratti assicurativi (8%), risarcimento danni da responsabilità medica (7,5%), divisione (5,7%), successioni ereditarie (5%), contratti finanziari (3,2%), comodato (2%), affitto di aziende (1,4%), risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa (1,2%), altra natura (21,6%). Ancora ridotta la percentuale dell’analisi per materia per risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti (1,7%) e condominio (1,3%), tenuto conto della loro recente entrata in vigore.
L’assistenza legale segna un’alta percentuale di affermazione, ben l’84% dei proponenti risulta essere assistito, così anche l’86% degli aderenti comparsi.
Infine, per quanto concerne l’esito delle mediazioni definite, solo nel 35% dei casi si registra la comparsa della parte aderente e, in tale ipotesi (mediazione con aderente comparso), nel 48% si raggiunge l’accordo.

Per quanto, poi, riguarda le categorie di mediazione, la percentuale più alta di procedure si registra in quella obbligatoria (77,2%), seguono quella volontaria (19,7%), quella demandata dal giudice (2,7%) e, da ultimo, quella obbligatoria in quanto prevista da clausola contrattuale (0,5%).

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