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Democrazia in condominio, il governo e i gilet gialli

Democrazia in condominio

Cari amici,

Credo che il condominio sia una scuola di democrazia.

L’ amministratore ha il privilegio di studiare come i gruppi sociali esprimono le proprie maggioranze al fine di prendere le decisioni comuni.

Inoltre ogni amministratore è sempre in campagna elettorale… una volta eletto ha a che fare con i favorevoli e i contrari.

Conosco simpatizzanti della Community AziendaCondominio che ogni anno mi chiedono il preventivo con la speranza di costituire una maggioranza qualificata per eleggermi.

Però non ci riescono perchè il “reggente” conta su uno zoccolo duro di simpatizzanti, i quali non trovano sufficienti motivazioni per cambiare.

Credevo che la formazione fosse sufficiente per cambiare le cose.

Qualità dei servizi di amministrazione condominiale

Alcuni anni fa avevo la convinzione che i condòmini potevano percepire facilmente la qualità dei diversi servizi  che compongono l’ amministrazione condominiale.

Oggi sto cambiando idea.

Credo che i condomini hanno soprattutto bisogno di riconoscersi dal punto di vista sociale ed emozionale.

La formazione arriva dopo, … e purtroppo non arriva per tutti.

La Community AziendaCondominio ha l’ ambizione di agevolare questo processo di riconoscimento sociale.

Mi piacerebbe che chi legge questo sito assiduamente, condividesse con la propria comunità residenziale i contenuti e i programmi della nostra Community.

L’ ambizione è far diventare patrimonio collettivo la nostra cultura professionale.

Mi piacerebbe che il nostro marchio venisse esposto nell’ intestazione della targa dell’ amministratore protempore, in modo da orientare la gestione verso i nostri obiettivi.

Solo i condomini hanno interesse ad unirsi ed organizzarsi.

Gli amministratori, invece, non hanno interesse a confrontare le proprie procedure di gestione che offrono al condominio con quelle scritte dalla Community AziendaCondominio.

Ogni volta che discuto con un amministratore di questi argomenti, al termine della discussione, dopo aver esaurito ogni argomento, lui conclude con la frase seguente: “Ma io ho sempre fatto così!”

Infatti le procedure di gestione (le cosiddette “regole”) raramente sono neutrali.

Basta studiare a fondo le regole europee per convincersi che non tutti gli interessi dei vari stati membri sono tutelati allo stesso modo (gli interessi italiani, a mio giudizio, sono tutelati pochissimo).

Le regole o si applicano nell’ interesse dell’ amministratore, oppure nascono nell’ interesse del condominio

Anche per il condominio funziona nello stesso modo.

Le regole o si fanno nell’ interesse del condominio, o si fanno nell’ interesse dell’ amministratore.

La Community AziendaCondominio propone le proprie regole di gestione alle comunità residenziali che possono adottarle con delibera di assemblea.

Pertanto, la differenza è che i condomini hanno il potere democratico di cambiare.

Invece, nella cosiddetta unione europea, purtroppo, per farsi ascoltare è necessario mettersi il gilet giallo.

Per cominciare ti segnalo una lettera che ho scritto per i condomini.

Antonio Azzaretto:
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