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Tares, Roma, precettati gli amministratori di condominio

Tares, Roma, precettati gli amministratori di condominio
Ama, caccia agli evasori della Tares "Verifiche sulle metrature delle case" gli amministratori di condominio dovranno denunciare l’ampiezza degli appartamenti e l’uso, le nuove regole nell’emendamento approvato dalla commissione Ambiente

Ore contate per i furbetti della Tares, la tariffa comunale dei rifiuti. Non sarà più valida l’autodenuncia dei proprietari di casa, ma toccherà all’amministratore di condominio comunicare all’Ama i reali metri quadrati degli appartamenti, il numero dei residenti effettivi e l’uso dell’abitazione. È stato licenziato dalla commissione Ambiente, guidata dal pd Athos De Luca, un emendamento alla delibera sulla nuova Tares collegata al bilancio che dovrà essere approvato entro il 30 novembre. In realtà una modifica fortemente voluta dall’assessore all’Ambiente, Estella Marino, e da tutta la maggioranza.

Paletti rigorosissimi. Dall’entrata in vigore del regolamento, ovvero da dicembre, gli amministratori di condominio hanno 30 giorni da quando arriva la richiesta, da parte dell’azienda che gestisce i rifiuti a Roma, per comunicare "l’elenco dei soggetti occupanti, o detentori dei locali e delle aree rilevanti ai fini del presente regolamento e partecipanti al condominio (ivi comprese le utenze non domestiche), completo dei relativi dati utili alla tassazione quali: superficie in metri quadrati, nome occupanti, detentori, proprietari e dati catastali", si legge nell’emendamento. Insomma, non si potrà più comunicare il falso. E saranno adeguate e riviste tutte le tariffe.

"Abbiamo predisposto, insieme al presidente della commissione Ambiente, questo emendamento al regolamento della Tares che individua per la prima volta la figura dell’amministratore quale soggetto tenuto a comunicare ad Ama l’elenco degli occupanti a vario titolo del condominio – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Estella Marino – È importante non solo per la lotta all’evasione ma anche per l’organizzazione del sistema di raccolta differenziata porta a porta". E aggiunge Athos De Luca: "Un cambiamento fondamentale che segna un nuovo inizio. Mi meraviglio che fino ad oggi mentre si parlava di lotta alle frodi fiscali, non sia mai stata proposta una modifica del genere mentre in altre città è in vigore già da anni".

Parte da qui la lotta all’evasione che a Roma è altissima. Basti pensare che l’Ama ha messo in bilancio 24 milioni che arrivano dal recupero dei tributi non pagati. "Sono convinto che la municipalizzata non riuscirà in un anno a recuperare tutti i soldi, ma sicuramente prenderà molte più risorse – conclude De Luca – E finalmente ci sarà un controllo preciso, anche perché chi non rispetta la norma rischia la diffida da parte del Comune e, in alcuni casi, si potrebbero ravvisare anche delle responsabilità penali".
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/ … -71687110/

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