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Concorso di bellezza per suore

Concorso di bellezza per suore più bella organizzata dal prete teologo
Le foto delle religiose si voteranno online. L’ideatore: mi aspetto un migliaio di partecipanti

Concorso di bellezza per suore

Cari amici: Concorso di bellezza per suore: La realtà supera la fantasia!

Non ho mai visto con simpatia i cosiddetti concorsi di bellezza, ma onestamente non credevo che si sarebbe mai arrivato a tanto!

Le donne prima sono persone!

Anche le suore prima sono donne, e ancora prima sono persone!

Io non vorrei mai essere premiato per il mio aspetto, perchè sono molto di più del mio aspetto.

Credo che le donne siano già abbastanza mercificate, e che non abbiano bisogno anche di questa ulteriore triste umiliazione.

Già mi immagino proporre alle vincitrici dei passaggi in TV, magari come veline!

Ormai la cultura sta diventando succube della pubblicità.

Pensare sta diventando inutile nella nostra società idiota e conformista.

Chi comanda è il pubblicitario, che condiziona cosi tanto persino i sacerdoti.

Tanto da convincerli a scimmiottare le tecniche di marketing per ottenere il successo del prodotto “suora”.

Spero con tutto il cuore che questa triste vicenda si concluda al più presto con qualche autorevole presa di posizione che ritengo necessaria.

Corriere della Sera

MILANO — Requisiti essenziali:

Età compresa tra i 18 e i 40 anni, stato religioso novizia o professa.

Per il resto, vinca la più bella. Quella che con il proprio charme saprà ammaliare i giudici popolari.

Ma dimenticatevi il «lato B». Perché a tutto c’è un limite e, almeno per il momento, alla sfilata in costume non siamo ancora arrivati.

Dopo Miss Italia, Miss Muretto, Miss Università, Miss Nonna e chi ne ha più ne metta, è arrivato il turno di scegliere anche Miss Suora 2008.

I tempi cambiano. Le sorelle pure.

Se lo dice l’inventore del concorso, padre Antonio Rungi, c’è da credergli: «Ma pensate davvero che le suore siano tutte anziane, rattrappite e funeree?

Oggi non è più così, grazie anche all’iniezione di gioventù e di vitalità portata nel nostro Paese dalle ragazze straniere:

Ci sono suore dall’Africa e dall’America Latina che sono davvero molto, molto carine.

Le brasiliane soprattutto…».

La prima edizione di «Sister Italia» sarà tutta online.

Dai primi di settembre le foto delle suore che decideranno di gareggiare verranno raccolte nel blog del religioso, in cui chiunque potrà ammirarle e votarle.

Siccome l’abito non fa il monaco, e neppure la monaca, saranno loro stesse a scegliere se posare con il velo o mostrare i capelli.

Ad accompagnare le immagini, una scheda per raccontare vita e miracoli della candidata:

Ordine di appartenenza, attività svolta, personalità.

Prima di tutto le suore sono donne

«Prima di tutto le suore sono delle donne, e la bellezza è un dono di Dio», spiega Rungi, padre passionista di Mondragone, in provincia di Caserta, teologo, giornalista e professore di filosofia nelle scuole.

È così convinto che i religiosi debbano aprirsi il più possibile alla società che qualche anno fa propose persino di aprire i conventi di clausura per accogliere le coppie in crisi e salvare il loro matrimonio.

L’ultima iniziativa questa estate, quando sul litorale domizio si è inventato il «convento-spiaggia», trasformando le cabine in sagrestia e facendo recitare il rosario ai bagnanti.

Ma le suore come l’hanno presa l’idea del concorso?

«Sono state proprio alcune di loro a suggerirmela, e molte mi hanno già assicurato che parteciperanno», dice il patron di «Sister Italia».

Che pensa in grande: «Mi aspetto che siano almeno un migliaio le sorelle ad inviare le foto, e mi piacerebbe che la prossima edizione non fosse solo virtuale, magari potrebbe essere ospitata proprio durante Miss Italia.

Con una passerella per le suore, certamente».

Padre Rungi sa di correre il rischio di essere visto come un prete in cerca di visibilità, ma non se ne fa un problema:

«Serve un po’ di coraggio, le suore meritano molta più attenzione di quella che hanno.

E poi questo sarà un modo per dimostrare che la bellezza non è solo quella plastificata che si vede in televisione, ma che può essere un ideale pudico, che viene dal cuore e dell’anima, che fa del bene al prossimo.

Dostoevskij non diceva forse che sarà proprio la bellezza a salvare il mondo?».

Ma qual è il suo ideale di donna? «Quella bella dentro, senza dubbio». E se deve proprio essere bella anche fuori? «Beh, direi Sofia Loren».

grandeindio:
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