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Art. 63 Disp. Att., Norma soppressa

Art. 63 Disp. Att. (Norma soppressa)

Capo I – Disposizioni di attuazione Sezione III – Disposizioni relative al Libro III

Norma in vigore

Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea l’amministratore può ottenere decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione.

Chi subentra nei diritti di un condominio è obbligato, solidamente con questo, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente. In caso di mora nel pagamento dei contributi, che si sia protratta per un semestre, l’amministratore, se il regolamento di condominio ne contiene l’autorizzazione, può sospendere al condominio moroso l’utilizzazione dei servizi comuni che sono suscettibili di godimento separato.

Proposta 24/02/10 disegni di legge nn. 71, 355, 399, 1119, 1283

«Art. 63. – Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea, l’amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed è tenuto a comunicare ai creditori del condominio non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi e l’eventuale ricorso a strumenti coattivi di riscossione ai sensi dell’articolo 1129, settimo comma.

I creditori del condominio non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini.

In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un quadrimestre, l’amministratore può sospendere al condomino moroso l’utilizzazione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato, salvo che l’autorità giudiziaria, adita anche in via d’urgenza, riconosca l’essenzialità del servizio per la realizzazione di diritti fondamentali della persona e l’impossibilità oggettiva del ricorso a mezzi alternativi.

Chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente.

Chi cede diritti su unità immobiliari resta obbligato solidalmente con l’avente causa per i contributi maturati fino al momento in cui è trasmessa all’amministratore copia autentica del titolo che determina il trasferimento del diritto.».

Proposta precedente disegni di legge nn. 71, 355, 399, 1119, 1283

Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea, l’amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed è tenuto a comunicare ai creditori del condominio non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi .

I creditori del condominio, esercitando le azioni che spettano all’amministratore nei confronti dei condomini inadempienti anche al di fuori del caso contemplato dall’articolo 1129, ottavo comma, del codice, non possono pretendere il pagamento dai condomini in regola con i versamenti se non dopo l’escussione degli altri condomini.

In ogni caso, i condomini in regola con i versamenti che subiscano pregiudizio per fatto di altri condomini o dell’amministratore hanno nei loro confronti diritto di rivalsa .

L’ amministratore comunica ai creditori del condominio ancora insoddisfatti, a pena del risarcimento dei danni, le somme dovute e non corrisposte da ciascun condomino, nonchè l’eventuale ricorso a strumenti coattivi di riscossione ai sensi dell’articolo 1129, nono comma, entro quattro mesi dal giorno in cui il credito è diventato esigibile .

Il condomino che ha alienato l’unità immobiliare risponde in solido con l’avente causa nei confronti del condominio per le obbligazioni sorte fino al momento in cui è trasmessa all’amministratore copia autentica del titolo che attua il trasferimento del diritto.

Antonio Azzaretto:
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