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Vita di condominio

Vita di condominio

Vita di condominio, sono una persona emotiva.

E detesto le urla, gli insulti e le accuse.

Mi piace avere confronti (anche duri) con un linguaggio civile, però.

Penso che adottare un linguaggio civile aiuti anche a mantenere lucidità mentale.

Se si inizia ad urlare, ad insultare e ad accusare, per come la vedo io, si sono esauriti gli argomenti (un po’ come quando si arriva alle mani).

Questo è quello che è successo – più o meno – ieri sera, durante una riunione straordinaria di condominio. (… santa vita di condominio.)

Sono emerse frustrazioni, incazzature varie ed accuse che si trascinavano dalla riunione prima e comunque da molto tempo.

Il malcontento serpeggiava ormai da mesi.

Una emorragia costante di soldi, insolvenze di alcuni inquilini ormai croniche, un buco di diverse migliaia di euro di una attività commerciale fallita (andata all’asta).

Il controllo dei conti da parte di alcuni inquilini ha evidenziato questioni non chiare.

In più pare ci siano persone che sono sempre venute in riunione, che – pur non pagando le spese condominiali – hanno esercitato il diritto al voto in assemblea.

Insomma, un grandissimo casino.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riunione precedente indetta per approvare l’aspettativa di altri tre mesi alla custode, causa malattia, bocciata dalla maggioranza dei condomini (me compresa).

Ieri sera l’Amministratore ha rassegnato le dimissioni.

E fin qui “tutto bene”: resterà in carica ad-interim fino a che non verrà trovato un nuovo amministratore.

Era una cosa che si tentava da tempo (mandare via l’Amministratore) ma c’era sempre “qualche ma” che ne impediva l’attuazione (con il senno di poi, questi “ma” provenivano sempre da condomini storici).

Il bubbone è esploso quando ha preso la parola il marito della custode, che ha iniziato a sparare nel mucchio, accusando “a random” di avere complottato contro sua moglie (sono possessori di un appartamento nello stabile, quindi non restano in mezzo ad una strada).

Inoltre di avere utilizzato la malattia di sua moglie per eliminare il servizio di portierato.

Praticamente è stato come innaffiare con la benzina un incendio. – Vita di condominio

Gli animi si sono infiammati, le voci si sono alzate, nessuno ascoltava più nessuno e tutti urlavano in una cacofonia crescente.

Io, insieme ad una coppia di anziani quieti e silenziosi, ce ne siamo andati.

Non so come è finita, se si sono picchiati, oppure sono volate le sedie… Non lo so.

Stasera chiederò ai vicini del piano di sopra su come è andata a finire.

E anche ieri sera sono tornata a casa con un senso di disagio addosso, giurando a me stessa che la prossima volta darò la delega.

Oggi, con la “serenità del giorno dopo”, ho riflettuto un po’ sulle dinamiche comportamentali all’interno del condominio, che poi rappresenta un po’ un piccolo universo multi sfaccettato.

Una riproduzione in miniatura (a seconda delle dimensioni del condominio) della società.

C’è il furbo, l’arruffone, e poi la persona onesta; quello che abbaia-abbaia e poi sparisce; chi cura i propri interessi nel rispetto degli altri e chi gli altri proprio non li rispetta.

Inoltre chi crede di avere acquisito dei diritti per “anzianità di servizio”…

Insomma, c’è di tutto un po’ concentrato in uno spazio ridotto.

Ed essendo uno spazio ridotto, gli equilibri sono molto delicati.

Credo che quello a cui ho assistito ieri sera è stato uno scontro frontale proprio tra chi crede di avere acquisito dei diritti “di default” per anzianità, di locazione e servizio, e chi sta cercando di far quadrare i conti e di tagliare le spese inutili e non assolutamente necessarie.

In condominio uno scontro generazionale

Purtroppo questo è coinciso anche con uno scontro generazionale.

Condomini “senatori” (di età avanzata), con status-quo iper-consolidato ed intoccabile “grazie” alla anzianità di locazione, contro giovani famiglie (con in media due figli a carico) che stanno cercando di far quadrare i conti.

Di capire il perchè di alcune cose; e stanno cercando di stabilire un ordine di priorità (si può fare a meno del servizio di portierato, concentrandosi su lavori urgenti di sistemazione delle parti comuni per esempio…).

Quello che è successo ieri sera è stata la rottura di un equilibrio tenuto insieme da accordi non scritti, sotterfugi, sistemazioni “aumma-aumma”, e via così (l’Amministratore era in carica da decenni e certe metodiche probabilmente andavano avanti da altrettanti decenni…).

Un equilibrio che però era già fortemente compromesso, e comunque destinato a rompersi da un momento all’altro.

Purtroppo la rottura dell’equilibrio spesso viene accompagnato da una onda emotiva piuttosto robusta.

E’ questo è quello che è successo ieri sera.

Ora, sulle macerie del vecchio equilibrio, si lavora per costruirne un nuovo (previo sgombero delle macerie, per costruite le fondamenta su basi più solide).

E quello che sta accadendo nel nostro piccolo microcosmo condominiale, ricorda molto quello che sta accadendo su ben più ampie dimensioni…

Liberamente tratto dal blog di Barbara Olivieri

Lettera per i condòmini – Vita di condominio

Spesso, osservando i condomini che si presentano in assemblea di condominio, penso ad una storiella su un tizio che bussa alla porta di suo figlio:

“Gennaro”, …dice “Svegliati!”. Gennaro risponde: “Non voglio alzarmi papà”. Il padre urla: “Alzati, devi andare a scuola!”.

Gennaro dice: “Non voglio andare a scuola”. “E perchè no?”, chiede il padre. “Ci sono tre ragioni”, risponde Gennaro.

“Prima di tutto è una noia, secondo, i ragazzi mi prendono in giro; terzo, io odio la scuola”.

E il padre dice: “Bene, adesso ti dirò io tre ragioni per cui devi andare a scuola: Primo perchè è tuo dovere; secondo perchè hai quarantacinque anni, e terzo perchè sei il preside”.

Svegliatevi, svegliatevi siete adulti! Siete troppo grandi per dormire.

…leggi l’ articolo: Lettera ai condòmini.

 

grandeindio:
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